Sebbene l’uscita di Call Of Duty: Modern Warfare 2 sia prevista per il 28 Ottobre, tutti coloro che hanno preordinato il gioco hanno avuto diritto a un accesso anticipato di ben 7 giorni rispetto al lancio; di conseguenza molti giocatori hanno già avuto tempo e modo di completare la campagna singleplayer. In questo articolo – che contiene spoiler – proveremo a spiegarne il finale e anche a capire cosa significhi la scena post credits per il futuro della celebre serie Activision.
Il finale della campagna single-player
Alla fine della campagna principale di Call of Duty: Modern Warfare 2, i membri della Task Force 141 si trovano in un bar a festeggiare la riuscita della missione; con loro c’è anche Kate Laswell, che ha collaborato con loro per tutta la durata della campagna. Laswell si è presentata però con delle cattive notizie: il Generale Shepard, che ha tradito il resto della Task Force a inizio missione, è riuscito a far perdere le sue tracce; ma soprattutto, dietro il furto dei missili balistici insabbiato da Shepard ci sarebbe un gruppo di ultranazionalisti russi.
Laswell mostra a Price un’immagine del loro presunto leader, e lui la passa al resto della squadra: tutti riconoscono all’istante il volto sulla foto, ed è ben presto dichiarato dallo stesso Price che quell’uomo si chiama Makarov. I veterani della serie ricorderanno molto bene questo nome, dato che si tratta del principale antagonista dell’originale Modern Warfare 2, uscito nel 2009.
La scena post credits
I titoli di coda iniziano subito dopo che viene fatto il nome di Makarov. Ma non finisce qui: a circa un minuto dall’inizio dei credits arriva un altro filmato, ambientato a bordo di un aereo presumibilmente russo. Uno dei passeggeri assembla una pistola e scrive un messaggio a un certo “M” dicendogli di essere pronto; dopo che “M” gli risponde “Niente russo”, lui e altri due uomini armati si alzano e percorrono il corridoio dell’aereo.
Anche qui i fan del franchise non avranno faticato a riconoscere quella che in questo caso è l’allusione a una delle missioni più controverse dell’intera storia di Call Of Duty: la missione “Niente russo” dell’originale Modern Warfare 2 è propro quella in cui si fa la conoscenza di Makarov, e trae il nome dal suo ordine di non parlare russo nel corso dell’operazione. Il giocatore interpreta qui un agente americano in incognito e si ritrova a partecipare a un attacco terroristico in un aeroporto russo; egli verrà ucciso e abbandonato sul posto dallo stesso Makarov, e gli Stati Uniti verranno incolpati della strage.
Tra la sparizione di Shepard, la futura presenza di Makarov e il riferimento a “Niente russo”, sembra ormai evidente che il reboot ripercorrerà le orme della serie originale dal punto di vista narrativo. Non è però ancora chiaro se ciò succederà in un futuro DLC di Modern Warfare 2 o se i fan dovranno aspettare l’uscita di Modern Warfare 3.