Uscito l’11 settembre, The Crew Motorfest, vuole rivoluzionare l’omonima serie The Crew aggiornando e migliorando la struttura dei precedenti capitoli e avvicinandosi di più alla formula dei Forza Horizon. Ma ne sarà all’altezza? Con questa recensione di The Crew Motorfest ne analizzeremo tutti i vari punti di forza e i piccoli difetti che non abbiamo apprezzato di questo nuovo gioco di guide targato Ubisoft.
The Crew Motorfest, sfrecciare tra le bellezze Hawaiane
Dopo aver gareggiato nelle strade di Los Angeles e Las Vegas, il team di The Crew ha voluto ambientare il nuovo titolo in una località più tropicale e selvaggia: le Hawaii. Abbiamo apprezzato molto la scelta dell’isola americana come location del nuovo gioco, grazie alla presenza di una grande varietà di biomi e ambienti che favoriscono una maggiore diversità nel gameplay e fornisce la possibilità di vedere fantastici e suggestivi paesaggi.
Con i nostri veicoli potremo sfrecciare dal mare alle foreste, attraverso le varie playlist che compongono il grande festival di Motorfest. Scegliendo infatti tra numerose e diverse playlist sarà possibile gareggiare con veicoli, stili di guida e mappe uniche e particolari, facendo sì che ognuno possa trovare la playlist perfetta per i propri interessi. Inizialmente sarà possibile giocare una selezione scelta di playlist totalmente gratuite, utili per migliorare il proprio garage e la propria esperienza, per poi affrontare sfide e modalità più complicate o che richiedono un tipo di veicolo specifico.
Ogni playlist si incentra su un tema che può spaziare da gare con auto futuristiche e moderne a corse tra vetture degli anni’50. Grazie alla generosa possibilità di scelta basata sulle proprie preferenze e alla vastità e alla varietà dell’isola di O’ahu, l’esperienza dell’open world è decisamente più appagante e intrattenente. Gareggiando sul pendio del vulcano con auto vintage, sfidarsi con i propri amici con moto da cross tra foreste e campi pieni di fiori, oppure pilotare un aereo nel cielo potendo osservare la bellezza dell’isola hawaiana fanno l’open world e le modalità di gioco uno dei maggiori punti di forza del gioco.
Tante macchine ma un garage vuoto
In The Crew Motorfest, gli appassionati di corse e motori possono sperimentare l’adrenalina delle gare su strada, la sfida delle competizioni acquatiche e la libertà dei cieli aperti, tutto in un unico gioco. Con una vasta gamma di veicoli pronti a essere sbloccati, il sogno di chiunque è ovviamente quello di volerli possedere tutti nel proprio garage e utilizzarli a proprio piacimento. Tuttavia l’ingente costo di denaro e tempo fanno svanire questo desiderio. Andando nello shop del gioco potremo vedere infatti che quasi ogni macchina supera i 400/500 mila crediti, che anche se a primo impatto possono sembrare pochi, man mano che si gioca ci si rende conto della difficoltà nell’ottenerli.
Attraverso le varie playlist, corse online e brevi sfide su strada si potranno ottenere i crediti di gioco. Con una playlist contenente 8/7 corse e di una durata di circa 2 ore verremo ricompensati con solo 130/150 mila crediti, neanche la metà del prezzo di un’auto basica. Noi ad esempio dopo le prime 10 ore di gioco, finendo 3 paylist e facendo vari match online, abbiamo comprato soltanto 2 macchine e una moto.
Questo non favorisce all’impegno e alla forza di volontà del giocatore nel svolgere le innumerevoli gare, annoiando e demoralizzando lo sforzo svolto e il tempo speso, incitando invece all’acquisto di valute in-game che faranno progredire più facilmente, spendendo soldi reali e evitando quindi la rigiocabilità da parte dell’utente.
Come negli scorsi capitoli di The Crew è possibile, oltre che guidare le solite auto e moto, anche veicoli come motoscafi e aerei. Sfortunatamente il tutto però rimane prettamente invariato, senza aggiungere alcuna novità o miglioramento rispetto alle versioni precedenti. Inoltre la quasi totale assenza di playlist che riguardano questi veicoli speciali non aiuta alla poco popolarità e all’interesse che i giocatori possono avere in essi.
Forza Horizon + The Crew 2 = Motorfest
Fin dai primi momenti, la grande somiglianza al titolo di Playground games e il precedente capitolo della serie è nettamente visibile. La modalità e le caratteristiche di The Crew 2 vengono adattate agli standard e allo stile dell’amato Forza Horizon, ispirandone “trama”, ambientazione tropicale ed esotica e numerose feature del gameplay e nelle modalità di gioco. Questo può essere visto sia come un difetto che come un piccolo pregio.
Ovviamente Motorfest non spicca per la sua originalità e la sua innovazione, non riuscendo quindi a supererare il concorrente esclusiva Microsoft. D’altro canto la sua forte ispirazione e la piccola rivoluzione che attua alla serie, migliora e rifinisce il lavoro del secondo capitolo.
La grafica, nonostante sia un titolo cross-gen, supera molto quella di “The Crew 2”, arrivando quasi al livello di Forza Horizon 5. Le ombre, le texture e soprattutto i riflessi di luce sono ben fatti e grazie anche a una minuziosa cura ai dettagli migliora notevolmente la resa visiva del gioco, rendendolo più immersivo e realistico. In alcune occasioni però è capitato di vedere piccoli errori di texture nello sfondo e in aree meno importanti, dovuta a una minore attenzione, che sarebbe però servita in un gioco open world basato anche sull’ esplorazione.
Abbiamo infine apprezzato alcune novità introdotte in Motorfest, come la presenza di una mappa dinamica super dettagliata, con la quale si può perfino vedere i giocatori muoversi in tempo reale e poterli osservare soltanto zoomando su di essa. Questa feature in particolare l’abbiamo trovata molto all’avanguardia e innovativa e che potrebbe essere magari adattata in futuro da altri giochi di genere differente come sparatutto o di azione e avventura.
Le playlist inoltre sono state per noi uno delle migliori novità, grazie alla loro versatilità verso i gusti e alle preferenze di ogni giocatore e alla loro centralità all’interno del gioco. Anche le modalità online e soprattutto il Demolition Derby sono molto divertenti e intrattenenti da giocare, fornendo maggiore competitività e sfida con altri giocatori reali.
La recensione in breve
Anche se fin troppo ispirato a Forza Horizon, The Crew Motorfest risulta molto migliorato e innovato rispetto agli scorsi capitoli della serie. L'ottima grafica, unita alla fantastica ambientazione hawaiana e alla varietà delle numerose playlist, sono i maggiori punti di forza del gioco, che lo rendono molto divertente e piacevole da giocare. Peccato per la difficoltà nell'ottenere i veicoli e all'assenza di corse e sfide con veivoli e barche.
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Voto GamesEvolution