God Of War Ragnarok, in uscita proprio oggi, non è soltanto il gioco PS5 con i voti più alti ma anche un esempio illustre in tema di accessibilità, e sicuramente il più accessibile nella serie di giochi di cui rappresenta l’ultimo capitolo. In un nuovo video-diario pubblicato da PlayStation, i designer e programmatori specializzati che hanno lavorato a questo settore del gioco raccontano del loro impegno nel creare un prodotto di cui tutti potessero godere, comprese le persone affette da disabilità.
“Se stai preparando dei muffin ai mirtilli non aggiungi i mirtilli alla fine: devono essere parte dell’impasto”: con questa semplice ma efficace metafora Mila Pavlin, Lead UX Designer di God Of War Ragnarok, spiega quanto sia stato importante realizzare il gioco con delle opzioni di accessibilità già pianificate fin dalle primissime fasi del ciclo di sviluppo, in modo da poterle implementare man mano che si procedeva con la produzione. Un approccio del tutto diverso, racconta la Pavlin, rispetto al precedente God Of War (uscito nel 2018), in cui erano emersi diversi problemi nel modo in cui queste opzioni venivano progettate.
Fondamentale per questo cambio di stile è stato il feedback della community, fornito principalmente da giocatori con varie forme di disabilità che non hanno esitato a comunicare le loro difficoltà con alcune meccaniche del titolo precedente. Per Ragnarok gli sviluppatori hanno invece imparato la lezione, affidandosi all’esperienza di una nutrita squadra di tester e consulenti in tutte le fasi della realizzazione del gioco, e concentrandosi in particolare su disabilità visive, uditive, motorie e cognitive.
“Non si tratta di barare, non si tratta di rendere il gioco ‘facile’: si tratta di renderlo fruibile a tutti e fare in modo che tutti possano non solo completarlo, ma anche divertirsi a giocarci”, continua Kate Marlin, Senior Producer del Gameplay Team, rispondendo implicitamente alle critiche che alcuni giocatori avanzano quando si parla di opzioni di questo tipo, opzioni che in realtà possono migliorare l’esperienza videoludica di tutti i giocatori, non solo quelli disabili. Tutti gli utenti sono invitati a dare un’occhiata al menu e scoprire in quanti modi il gioco possa venire incontro alle loro esigenze.
Ci sono infatti più di 70 opzioni di accessibilità diverse in God Of War Ragnarok, il cui elenco completo è consultabile sul sito ufficiale di PlayStation. Tra queste citiamo le più importanti:
- Modalità ad alto contrasto, che permette di modificare il colore con cui appaiono determinati personaggi o oggetti (come ad esempio i corvi di Odino) per renderli più visibili;
- Mira assistita e possibilità di centrare automaticamente la telecamera sul nemico dopo un attacco;
- Diversi gradi di auto-loot;
- Checkpoint durante alcuni combattimenti;
- Assistenza alla navigazione, con indicatori che puntano verso gli obiettivi della missione principale;
- Remapping dei controller con scelta tra diversi preset;
- Vari tipi di assistenza durante puzzle e mini-game;
- Possibilità di personalizzare e modificare sottotitoli dei dialoghi e aggiungere descrizioni scritte degli eventi principali, nonché di aggiungere sfondi al testo, guide audio e indicatori che puntano alla direzione da cui proviene un suono o una voce;
- Rimozione di motion blur e oscillazione della telecamera;
- 5 diversi livelli di difficoltà del gioco.