Ziggy, unico sviluppatore del gioco horror The Store Is Closed, ha ricevuto una lettera di “Cease and desist” (ordine di “cessazione e desistenza”) dai legali di Ikea, che sostengono che nel gioco vengano utilizzati i suoi marchi senza alcuna autorizzazione. La popolarissima azienda svedese minaccia dunque di denunciarlo se non verrà rimosso entro 10 giorni ogni elemento associabile ai propri punti vendita.
The Store Is Closed è un survival horror con componenti co-op ambientato in un negozio di arredamento “infinito”: il giocatore, intrappolato al suo interno, dovrà realizzare armi e fortificazioni utilizzando risorse reperite sul posto per difendersi dai mostruosi impiegati che lo infestano a notte fonda, e per trovare una via di uscita. Il suo creatore Jacob Shaw, in arte Ziggy, lo ha sviluppato da solo grazie a una fortunata campagna su Kickstarter ormai quasi giunta al termine: l’uscita sarebbe prevista per PC, PS5 e Xbox Series X ma non prima del 2024.
E la lettera giunta da Ikea rischia di mettere l’intero progetto in discussione, poiché ne esige la cancellazione o la modifica significativa, pena la denuncia. Shaw, che qualche tempo addietro aveva effettivamente chiamato il suo lavoro “un gioco su un Ikea infinito” su Reddit, si difende sostenendo che al suo interno non vi siano riferimenti diretti all’azienda svedese o ai suoi prodotti.
Ma i legali di New York incaricati dal colosso dell’arredamento insistono: “Il suo gioco utilizza un’insegna blu e gialla con un nome scandinavo per il negozio, un edificio blu a forma di scatola, uniformi gialle a strisce verticali per gli impiegati identiche a quelle del personale Ikea, un percorso grigio sul pavimento, mobili che assomigliano a quelli Ikea e segnaletica interna per i prodotti identica a quella dei punti vendita Ikea. Tutto ciò suggerisce immediatamente che il gioco sia ambientato in un negozio Ikea”.
Lo sviluppatore avrà adesso 10 giorni lavorativi di tempo per rimuovere o modificare in modo sostanziale tutti questi “controversi” dettagli, poiché pur considerandosi innocente non sarebbe in grado di sostenere le spese legali contro una compagnia multimiliardaria. “Avevo intenzione di trascorrere gli ultimi giorni di Kickstarter preparando un aggiornamento per i nuovi alpha tester,” racconta, “ma invece dovrò passarli a modificare l’intero aspetto del gioco per non venire denunciato”.