Gli appassionati di cucina e di videogiochi avranno certamente notato una carenza di titoli d’alto livello che simulino la gestione di un ristorante nei minimi dettagli o l’esperienza in cucina in maniera appropriata. Spesso ci si limita a uno dei due aspetti citati. Cooking Simulator è un progetto che si focalizza nell’esperienza ai fornelli, per puro diletto di realizzare i piatti disponibili. Chef: A Restaurant Tycoon Game, invece, è un gestionale che ci fa vestire i panni di un proprietario di una catena di ristoranti, dove è necessario occuparsi dell’acquisto degli ingredienti, della creazione di ricette e della personalizzazione del locale. Due progetti molto differenti, ma che stanno per unirsi in un altro “cooking sim”. Ecco a voi la nostra recensione di Chef Life: A Restaurant Simulator.
Un cooking sim più completo
Chef Life: A Restaurant Simulator ci fa vestire i panni di un aspirante chef stellato, pronto ad aprire il suo ristorante assieme all’assistente cuoco Kassim, amico e compagno di studi. Dalla sala alla cucina, è possibile esplorare l’intero locale e personalizzarlo come si preferisce al fine di renderlo davvero nostro. Tra le nostre mansioni, oltre al preparare i piatti durante il servizio e alla modifica dell’arredamento e dei piani cottura, figura anche la gestione degli ingredienti e delle pietanze comprese nel menù. Nell’insieme, dunque, Chef Life risulta un gestionale piuttosto che un simulatore di cucina e, in effetti, il nome stesso del gioco lo anticipa perfettamente.
Accumulando esperienza si possono sbloccare piatti da inserire nel menu giornaliero e, naturalmente, bisogna ordinare gli ingredienti per cucinarli. È doveroso prestare particolare attenzione alla provenienza di verdure, pesce e carne. Si può decidere di spendere meno denaro e ottenere sconti speciali con ordini dalle grandi catene, ma la qualità del prodotto finale ne risentirebbe. Allora, si può fare affidamento su contadini e allevatori locali per avere ingredienti freschi più costosi per aumentare la fama del ristorante. Nella personalizzazione di quest’ultimo, infine, possiamo comprare nuovi mobili, decorazioni o postazioni utilizzabili per la cucina. Ogni aspetto del locale, dai tavoli al menu stesso, convincerà una tipologia differente di clientela a provare le pietanze offerte, attribuendo una determinata reputazione a noi chef e al ristorante.
La quantità di attività all’interno della cucina è piacevolmente variegata, in quanto si passa dall’affettare verdure al mescolare salse evitando che si addensino. Il grado di difficoltà è molto equilibrato e ci obbliga a adottare una certa strategia ai fornelli. Ad esempio, bisogna evitare che ingredienti caldi si raffreddino prima dell’impiattamento, o che l’aggiunta di burro e scalogno nelle padelle avvenga al momento giusto affinché non si cucinino troppo. Nella preparazione simultanea di più piatti qualcuno potrebbe impazzire. In fin dei conti, però, la forza di volontà, la determinazione e l’attenzione sono caratteristiche che definiscono al meglio i migliori chef al mondo.
Semplice e intrigante
La meccanica dell’impiattamento consente di dare molta più personalità al menù da noi servito, lasciandoci impostare i prodotti finali sul piatto come desideriamo. Volete preparare una piramide di patate fritte? Ogni singolo bastoncino potrà essere posizionato in qualsiasi modo possibile – fisica permettendo. Preferite servire una bistecca tagliata? Si possono scegliere addirittura tre tipi di preparazioni differenti. Non mancano decorazioni floreali, strisce di salse e molte altre peculiari opzioni per mostrare al cliente il nostro piatto, la nostra essenza da chef. Più alta è la creatività, maggiore sarà il punteggio finale di realizzazione del piatto.
Ad accompagnare l’impiattamento nel definire la ricchezza di Chef Life è la notevole quantità di ricette preparabili: gli sviluppatori di Cyanide Studio ci portano a scoprire la cucina attraverso alcuni piatti tipici della cucina francese, italiana e internazionale, dove si trova il tocco di Cooking Mama. Anziché affidarsi a una soluzione molto più articolata pari a quella offerta su Cooking Simulator, Chef Life propone piccoli minigiochi che suddividono la preparazione della portata, da seguire con ordine rispettando le indicazioni e accogliendo gli aiuti offerti dalla interfaccia.
Altra ispirazione sembra provenire da The Sims: l’estetica cartoon è molto pulita e non preponderante, trova anzi un ottimo equilibrio grazie a un’interessante quantità di opzioni di personalizzazione del personaggio e dell’ambiente di lavoro, anch’esse disegnate egregiamente. Alcuni elementi dell’interfaccia e certe animazioni appaiono spartane, elementari e imperfette. Ciononostante, non si notano effetti superflui o porzioni di UI mal posizionate su schermo o mal realizzate.
Manca qualcosa in Chef Life?
È difficile padroneggiare tutti gli aspetti della cucina, ma è una sfida intrigante per i giocatori. Se i simulatori di cucina sono di vostro gradimento, e non disdegnate i manageriali, amerete il viaggio verso la vostra prima Stella Michelin. Praticare le abilità culinarie e di impiattamento è essenziale affinché i clienti del ristorante e la critica decidano di premiare il ristorante. Tuttavia, si fa sentire la mancanza di una storia più complessa e ben strutturata: l’unica modalità disponibile mescola una narrazione generica con la natura più libera di Chef Life legata alla selezione dei piatti da proporre nel menu e alla loro composizione. Non è una soluzione banale o mal realizzata, sia chiaro; eppure, la separazione tra modalità sandbox pura e una campagna ben costruita sarebbe stata molto più gustosa.
Altrettanto grata sarebbe stata la presenza di una colonna sonora meno anonima, più appropriata a titoli del genere come Cook, Serve, Delicious dove la freneticità dell’esperienza pone tutta la nostra attenzione sul gioco più che sulla cornice. Giocabile con tastiera e mouse o controller su PC, sulla base delle preferenze personali, ma anche su console come Nintendo Switch, PS4, PS5, Xbox Series X|S e Xbox One, potrebbe intimidire i giocatori più casual. In ogni caso, nell’insieme Chef Life: A Restaurant Simulator risulta un prodotto ben confezionato, che combina efficacemente l’aspetto gestionale con quello meramente culinario.
La recensione in breve
Chef Life non è un semplice gioco di cucina, ed è questa la sua bellezza: la complessità della gestione di un ristorante si manifesta egregiamente, come su pochi altri titoli appartenenti allo stesso genere. La preparazione delle pietanze è complicata ma soddisfacente, la personalizzazione del locale e dei piatti è ciò che caratterizza maggiormente il titolo, mentre la storia poteva essere più coinvolgente. Lato animazioni e musica, invece, uno sforzo maggiore poteva addolcire l'esperienza.
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Voto GamesEvolution