Il primo contatto con Concord, hero shooter sviluppato dai ragazzi di Firewalk Studios è stato sicuramente peculiare. La prova infatti ci ha dato la possibilità di saggiare con le nostre mani la pasta di cui è composto questo nuovo hero shooter di Sony, etichettato come un vero e proprio gioco multiplayer tripla A.
Con alcuni riferimenti resi pubblici, quali Destiny e Overwatch in modo abbastanza palese e un richiamo di un’estetica pop presa a piene mani dal mood di Guardiani della Galassia, la prova ha facilmente mostrato tanti pregi come altrettanti difetti, con elementi che portano a un’inevitabile confronto con altri competitor sulla piazza.
Insomma, senza perdere troppo tempo, ecco la nostra prova della beta di Concord.
Concord, equipaggio a rapporto
L’ispirazione spaziale, con una squattrinata gang di criminali da strapazzo tutti diversi e con le loro abilità, non può non portarci subito a bordo delle avventure de i Guardiani della Galassia, ma se gli eroi Marvel hanno avuto tempo e spazio per forgiare il loro carattere, eccoci subito con il primo grande ostacolo di Concord, con un generale poco interesse per ruoli, background narrativo e relativa trama che lega questi personaggi.
Paradossalmente Concord vede proprio nel tessuto narrativo uno dei cavilli più importanti e richiamati della produzione. In tal senso, vista la natura da hero shooter e dunque con le relative meccaniche da multiplayer, c’è da chiedersi come e quando queste dinamiche narrative potranno avanzare nel tempo. Ci sono stati elementi simili nel primo Overwatch con un costante aggiornamento circa lore, introduzione di nuovi eroi e progetti crossmediali, ma al momento non è ben chiaro come l’aspetto narrativo possa evolversi in futuro.
Lo stesso design degli eroi proposti nella griglia di selezione presenta buone intuizioni (Lennox è stranamente accattivante) ad altre copie sbiadite di altrettanti eroi visti in altre produzioni. È palese la ricerca di un’estetica tra il pop e il retrofuturismo, veicolata da quel glamour synth pop anni 80/90, ma è quel tipo di “ferita” che negli ultimi anni in molti stanno applicando a produzioni di ogni calibro, dal cinema, alle serie tv come ai videogiochi e non sempre basta questo per rendere un prodotto unico.
Se è vero che il colpo d’occhio vuole la sua parte, la saturazione cromatica di questo universo fantascientifico pare interessante, ma abbiamo bisogno di organi sani e caldi, che possano pompare sangue a ritmi costanti; per ora c’è una bellissima copertina, ma dentro di essa il contenuto deve essere valido.
Muscoli a supporto
Sul fronte tecnico, Concord è stato un gioco capace di girare in modo impeccabile. In tal senso possiamo facilmente sottolineare e ipotizzare il maggior supporto tecnico dato a Firewalk da parte di Sony nell’ottimizzazione di tutto il comparto tecnico.
Anche gettati nelle mappe di gioco, tutto è sembrato fortemente stabile quanto ripulito. A circa un mese dal lancio, si può ben dire che il gioco pare rifinito di tutti i dettagli e ormai pronto all’uscita. Pad alla mano anche il gunplay è risultato gradevole e accattivante anche grazie al sempre ottimo uso del DualSense capace di dare sfumature di pressione in particolare sui dorsali, ma anche nell’uso delle abilità.
Bilanciamento, questo grande problema
Se proprio dobbiamo affrontare l’elefante nella stanza, questo è il bilanciamento che ci è risultato estremamente sbilanciato. Da una parte ci sono personaggi che grazie ad una coppia di abilità offensive e curative assieme ad una bocca da fuoco davvero micidiale, rompono facilmente gli equilibri della sfida, mentre altri al netto di un equipaggiamento di tutto punto, sembrano sempre rincorrere con fatica un’ottimizzazione o relativo saggio uso della build di gioco.
Entrando nel dettaglio, nelle diverse ore di gioco, siamo riusciti a identificare almeno tre personaggi ben equilibrati, di cui uno estremamente forte, mentre gli altri sono tuttora un grande mistero tecnico come di approccio al combattimento.
Il problema non è tanto di un gioco venduto a 40€ giacché non è il primo caso di hero shooter che richiede un prezzo per giocare, ma non si può negare come il mercato oggi è notevolmente cambiato e non è molto clemente con produzioni del genere. Altro ruolo all’interno dell’equazione è quella – per l’appunto – del pubblico pagante che potrebbe tranquillamente non sentirsi attratto da un titolo che al momento non sembra offrire davvero qualcosa di più di tanti altri titoli già disponibili.
Come in altri casi, il supporto giocherà un ruolo fondamentale o – cosa necessaria – l’interesse del pubblico per questi personaggi tanto da dedicarsi alla ricostruzione delle singole trame, un po’ come successo anni fa con Overwatch.
Parliamo comunque di un campionato che comprende già altri giocatori, taluni di questi estremamente criticati e mal supportati dalla community. Sony ci crede e ovviamente cercherà di supportarlo al massimo delle possibilità. Vedremo se Firewalk Studios riuscirà in questa impresa.