Se dovessimo tornare indietro di due anni circa, probabilmente il nostro cervello verrebbe invaso da una serie contrastante di emozioni. Il 2022 è stato un anno alquanto strano, sia per l’umanità in generale, ma anche per l’intero mondo videoludico.
Ci siamo ritrovati catapultati in un mondo che stava andando a sgretolarsi (tra pandemie e guerre in corso), cercando però di goderci a pieno le nostre passioni. Era quasi il secondo anno della cosi detta “next-gen”, che però non riusciva a ripagare a pieno i giocatori. I titoli usciti, pur essendo in parte meritevoli, non avevano ancora la capacità di sbalordire appieno. Insomma, era difficile apprezzare appieno quel inizio generazionale.
Tuttavia, in mezzo alle negatività, un barlume di speranza riuscì a farsi spazio. Infatti, tantissimi di noi ci ricordiamo l’ormai passato 2022 grazie a una specifica opera ovvero, Elden Ring.
Si può essere detrattori del genere o semplicemente non apprezzare From Software. Ma è alquanto innegabile il fatto che questa compagnia è riuscita a segnare in maniera indelebile più di una generazione videoludica. Con Elden Ring abbiamo avuto la dimostrazione di quanto si possa espandere ancora di più un genere che sembrava non aver più niente da dire.
Non solo abbiamo visto una netta evoluzione, ma addirittura siamo stati testimoni di un apprezzamento generale persino attraverso la gente che non “capiva” a pieno le potenzialità dei souls. Quindi, dopo aver “assaggiato” e lodato la maestosità nascosta dietro Elden Ring, era normale volerne di più! A distanza di più di due anni, From Software ha deciso di ascoltare la sua fan base, deliziando essa con un contenuto aggiuntivo dedicato al Game of the Year 2022.
Ma tutta questa lunghissima attesa avrà ripagato le aspettative dei fan? Sarà riuscito Miyazaki a far brillare gli occhi ai giocatori di Elden Ring ancora una volta? Andiamo a scoprirlo nella nostra recensione di Elden Ring: Shadow of the Erdtree.
Elden Ring Shadow of the Erdtree, una storia di fiamme e ombre…
Siete consapevoli che, starvi a raccontare la storia di Elden Ring ci è alquanto impossibile. Non solo per quanto essa sia gigantesca, ma perchè il metodo di racconto è uno mega particolare. Tuttavia, se avete trovato la pazienza nel informarvi ed esplorare per bene il mondo creato da From Software, saprete già gran parte della storia che vi circonda in Elden Ring.
Alla fine del gioco base ci siamo lasciati col nostro “Senzaluce” (potrebbe pagarsi le bollette della luce ogni tanto eh…) che, dopo tantissime sfide e sforzi e riuscito a segnare il suo destino, ovvero: diventare Elden Lord. Anche se attraverso questo viaggio abbiamo visto narrate (attraverso la lore) le vicende di moltissimi personaggi, qualche storiella è rimasta “in sospeso”. Uno dei più grandi misteri infatti risiedeva dentro il Palazzo Mohgwyn, ovvero la dimora del Lord del Sangue Mohg. Dietro questo tragico, ma controverso personaggio, giaceva una serie di domande in sospeso che ovviamente si collegavano ad altri Lord Ancestrali.
Shadow of the Erdtree infatti riuscirà a darci una serie di risposte proprio alle domande rimaste “irrisolte” durante la storia base. Ancora una volta possiamo confermare che, quando si tratta di profondità di trama espressa attraverso il mondo di gioco (e il suo folklore), From Software non sembra aver rivali.
La storia narrata in Shadow of the Erdtree si collega talmente bene al gioco base da sembrare un prodotto “stand alone” a tratti. Saremmo di nuovo testimoni di personaggi tragici, storie epiche e anche di ritorni alquanto inaspettati. Senza stare a spoilerarvi chissà quale dettaglio, vi basta sapere che se siete in cerca di “nuove conoscenze” per quanto riguarda la storia di Elden Ring, allora Shadow of the Erdtree sarà una benedizione!
Provare, riprovare e… bestemmiare?!
Tolto ovviamente l’approfondimento narrativo, Shadow of the Erdtree aggiunge anche una marea di contenuti dentro il gioco base. Oltre le nuove cose evidenti come aree, nemici, armi, armature e boss, questo DLC si spinge oltre con l’aggiunta di una nuova meccanica che cambia le regole del gioco ancora una volta. Probabilmente per trovare un “equilibrio” per tutti i giocatori, a prescindere dal loro livello nel gioco base, From Software ha deciso di implementare un nuovo sistema di scaling.
Grazie a dei particolari nuovi oggetti vi verranno forniti dei buff in maniera permanente, che verranno tuttavia applicati soltanto all’interno del DLC. Da un lato siamo di fronte a una scelta abbastanza onesta. Dall’altro lato però, il mancato bilanciamento generale della cose rende Shadow of the Erdtree un’esperienza decisamente frustrante rispetto alla media.
<<ATTENZIONE! LA SEGUENTE ANALISI È STATA CONCEPITA PRIMA DELLA PATCH CORRETTIVA. SIAMO CONSAPEVOLI CHE CON LA RECENTE RELEASE DELLA NUOVA PATCH, GRAN PARTE DELLE PROBLEMATICHE DA NOI ELENCATE SONO ANDATE A SPARIRE. TUTTAVIA, PER ONESTA INTELLETTUALE, ABBIAMO DECISO DI VALUTARE IL GIOCO COSÌ COME NELLA SUA RELEASE INIZIALE>>
Mettiamo subito una cosa in chiaro: dietro questa recensione si nasconde una persona che ha platinato (anche più di una volta) praticamente tutte le opere From e conosce il genere soulslike sin dai suoi albori. Inoltre, l’esperienza con giochi “difficili” non è mai stata una casualità siccome il recensore apprezza moltissimo le sfide. Tuttavia, pur con queste premesse in mente, possiamo affermare che Shadow of the Erdtree molte volte prende in giro il tempo libero del giocatore, oltre che i suoi sforzi precedenti.
Come detto poco prima, capiamo bene del perchè un sistema di scaling simile a quello visto in SotE risulta presente. Quello che non capiamo è del perchè questo sistema funzioni in maniera approssimativa. Non è possibile che dopo aver esplorato 80% della mappa, raccolto risorse e sperimentato strategie diverse (anche con le nuove armi), l’esperienza generale risulti ancora sbilanciata.
Partiamo da una prima problematica ovvero, il posizionamento dei nemici. Un conto è saper distribuire in certe zone diversi mob e miniboss con un criterio, variando tra imboscate e difficoltà dei nemici. Un altro invece è sfruttare senza criterio (se non quello di essere dei sadici bastardi) il level design, posizionando una massa di mob e nemici che non vi faranno progredire più di un metro.
Per farvi capire meglio cosa intendiamo, prendete le imboscate random di Dark Souls 2 vanilla ed applicate tutto a un sistema di Scaling che se ne sbatte di quanto siete forti o meno. Infatti, molte delle aree saranno talmente Trial & Error che vi porteranno alla frustrazione più del dovuto. In più, se consideriamo che spesso è più difficile raggiungere il boss che il combattimento con quest’ultimo, capiamo che siamo di fronte a uno sbilanciamento generale non indifferente.
Un’altra criticità sarebbe da attribuire alle build che, in questo DLC, tendono a non funzionare più. Senza giri di parole: se utilizzerete qualsiasi build al di fuori di quella intelligenza, probabilmente vi ritroverete con un handicap esagerato in quanto in questo DLC i nemici sono altamente resistenti a qualsiasi danno, tranne che a quello magico e freddo. Potrete giocare con le vostre build iniziali?
Probabilmente si… ma lo sforzo sarò esagerato in certi istanti. Capiamo bene che la sperimentazione nei souls è tutto. Però, se dopo 100/200 ore un giocatore è quasi obbligato a variare la sua build che è sempre stata soddisfacente fino al DLC, è ovvio ritrovarsi frustrati di fronte a ciò. Questo denota una mancanza di rispetto non indifferente verso il tempo libero del giocatore e verso i suoi sforzi.
Insomma, senza tirarla per le lunghe, Shadow of the Erdtree è difficile… tanto! Per quanto certi “fenomeni” potrebbero negare lo squilibrio e la difficoltà dell’espansione (perchè loro riescono a finirlo tutto con una mano legata e il controller ficcato dove non batte il sole), l’evidenza dei fatti dice altro.
Ovviamente, non siamo di fronte all’esperienza più frustrante della storia. Se avete familiarità col genere o semplicemente giocate a questa tipologia di giochi, Shadow of the Erdtree non sarà impossibile da finite. Tuttavia, se il tempo libero non ve lo permette più di provare e riprovare le cose (morendo spesso per demeriti del gioco e non per colpa vostra), allora forse è meglio andare oltre questa uscita.
Tecnicamente Parlando
Tenendo conto che stiamo pur sempre parlando di un semplice espansione, a livello tecnico non siamo per niente distanti da quello che avevamo in mano circa 2 anni fa con la release ufficiale. La versione da noi testata è stata quella PS5 e possiamo confermare che non abbiamo notato nessuna problematica tecnica particolare.
Ovviamente, siano consapevoli che su PC il discorso è stato ben diverso e ci sono stati problemi ben più notevoli. Per quanto ci riguarda però, non ci siamo imbattuti in problematiche particolari se non le solite della serie ovvero: telecamera caotica che spesso vi costerà la partita, una sincronizzazione dei server che funziona quando vuole lei e la solita compenetrazione ambientale quando un nemico vi colpisce attraverso i muri (ma voi no). Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
Però, da un punto di vista artistico, ancora una volta siamo di fronte a una bellezza inequiparabile. C’è qualcosa di maestoso dietro i colori tetri che caratterizzano il mondo di gioco di Shadow of the Erdtree, specie quando questi incontrano la bellezza e la radiosità di colori ben più caldi e docili (come in certe aree del gioco).
La magnificenza di fronte a certi panorami è semplicemente da mozzafiato e, conferma ancora una volta come From Software sia una maestra nel ricreare queste sensazioni audiovisive. Stesso discorso va applicato alla parte audio che, esattamente come nel gioco base, si innalza a dei livelli stratosferici. Musiche e doppiaggio (inglese) sono una gioia da sentire.
Se interessati, recuperate la nostra guida alle migliori armi iniziali di Elden Ring Shadow of the Erdtree.
La recensione in breve
È inutile negare il lavoro mastodontico svolto con questo DLC da parte di From Software. Se dovessimo considerare soltanto la qualità e la grandezza di questo contenuto aggiuntivo (che mette in imbarazzo anche uscite stand alone a prezzo pieno), allora Shadow of the Erdtree sarebbe un 10 incontrastabile. Tuttavia, siccome siamo di fronte ad un prodotto che ancora una volta non sembra trovare un giusto equilibrio tra le cose, purtroppo è difficile valutare questa espansione come "perfetta". I vari sbilanciamenti di difficoltà e certe scelte di game design, rendono l'esperienza generale a tratti frustrante e senza un vero senso di appagamento. Se contiamo anche le varie problematiche storiche del gioco come la telecamera caotica e la hit detection approssimativa in certe situazioni, allora ancora di più è difficile valutare del tutto bene il DLC. Ma anche così, se siete fan dei souls o semplicemente amate alla follia Elden Ring (e le opere From), allora Shadow of the Erdtree non può sfuggire dalla vostra libreria videoludica.
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Voto GamesEvolution