Sembra strano scriverlo, ma Gothic Classic rappresenta per Nintendo Switch una prima volta, infatti nonostante siano passati quasi due decadi dall’uscita di Gothic e con la mancanza di vere e proprie remaster del titolo (con un remake in lavorazione) a riempire questo vuoto ci pensa appunto THQ Nordic. Un po’ per far entrare qualche incoraggiante sostegno economico, un po’ per sondare l’interesse da parte del pubblico, l’arrivo di Gothic Classic per Switch ha il sapore delle prime volte, delle confezioni appena aperte e delle alte speranze di avere tra le mani un ottimo gioco.
Certo, parlare di novità attorno un gioco così datato sembrerebbe esagerato, ma la riproposizione portata in atto da THQ è di quelle intelligenti, al servizio del consumatore, uno svecchiare totalmente un gioco, ripulendolo e aggiungendo anche qualcosina in più, senza snaturare l’opera originale. Insomma, eccoci di seguito con la nostra recensione di Gothic Classic.
Gothic Classic, superare gli anni
Gothic Classic rappresenta a conti fatti le giuste modalità e idee che dovrebbero essere attorno alle operazione di ammodernamento di questo o l’altro gioco, di quelli che tendono ad essere sempre più colpiti dal problema della preservazione. Non a caso oggi far girare Gothic su PC richiede qualche operazione in più della semplice installazione.
L’operazione di THQ Nordic dunque arriva in soccorso – ad un prezzo onesto, circa 30€ – portando al consumatore Gothic, senza troppi fronzoli, modifiche pensati o remastered che cambiano parti di gioco o modelli poligonali, anzi, proprio la parte estetica è quella che è stata ripulita con estrema saggezza, con texture rifinite, nitide ed estremamente più chiare.
Il gioco, nel pacchetto che ci viene proposto è quello che già conosciamo, a cui si aggiungono anche una serie di fix per ripulirlo dai soliti bug che sono presenti in ogni gioco firmato Piranha Bytes, a tratti quasi un marchio di fabbrica, ma per il lavoro titanico che riuscirono a fare al tempo dell’uscita, i fix odierni sono piccoli cerotti di un’esperienza ludica compatta e appagante.
I nuovi strumenti del mestiere
Perché spendere questi 30€ per un gioco che già abbiamo giocato e che conosciamo a memoria? Domanda lecita e di petto l’unica risposta a supporto può smuoversi richiamando la passione, l’amore o la nostalgia, ma un buon lavoro di remastered che si rispetti deve anche ottimizzare gli elementi che riproposti oggi possono sembrare obsoleti e Gothic già al momento dell’uscita viveva di molte meccaniche estremamente legnose e poco intuitive.
Gothic Classic dunque inizia questa piccola rivoluzione interna con l’implementazione di una ruota di selezione delle armi. Dall’inventario possiamo associare delle armi e richiamare tale selezioni rapita con un singolo tasto, azione che ci permette di velocizzare ogni singola necessità offensiva, che sia all’arma bianca, a distanza o supporto magico.
Si segnala anche l’inedita modalità della gestione della telecamera, con un campo visivo potenziato e ben gestito assieme al nuovo asse visivo, ma la novità gradita e utile in assoluto è la totale rivisitazione dell’inventario. Ricorderete che in originale questo si costruiva di una singola barra verticale da esplorare slot dopo slot. Adesso questa è stata rivista e ampliata in uno spazio mediamente completo su schermo, per alleggerire il carico di oggetti da avere sotto controllo e selezionarli prima. Una vera salvezza per un sistema di inventario, come di acquisto e vendita che si portava a termine sempre con estrema fatica.
In conclusione dunque la risposta è sì, Gothic Classic per Nintendo Switch vale assolutamente i vostri soldi come la vostra attenzione. Per rigiocare una vecchia perla del genere, giocarlo per la prima volta per chi non ha avuto ancora l’onore, o semplicemente avere la possibilità di mettere a scaffale Gothic e preservarlo nel tempo con la vostra Switch. Certo, volendo potete staccare i JoyCon e dare le spadate contro i nemici in piedi nel salone, ma data la velocità di alcuni attacchi base, godetevelo comodamente giocato su TV o in portatilità.
La recensione in breve
Il voto che leggete qui vale come operazione attorno il progetto di ammodernamento, ma il valore intrinseco dell'opera è nettamente più alto. Gothic è un gioco sì vecchio e che si porta dietro molti limiti evidenti, ma rimane un punto di riferimento per gli amanti del genere, con un mondo ampio ed esplorabile, una sequenza di scelte con conseguenze sopraffina e una narrativa ricca e avvincente. Rigiocatelo o riscopritelo.
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Voto GamesEvolution