Dopo un Kickstarter di successo e qualche anno di sviluppo, finalmente abbiamo potuto metter mano sulla versione Early Access di Inkulinati, scanzonato strategico a turni 2D a tema medioevale. Il lavoro di Yaza Games presenta diversi punti interessanti. Vediamoli insieme in questa provvisoria recensione di Inkulinati.
Una pagina inedita del medioevo
Concentriamoci un attimo sul titolo, e cerchiamo di chiarire l’ilare assonanza che si crea in italiano. Nonostante la verve di questo videogioco sia totalmente scanzonata, “Inkulinati” ha un significato ben preciso. Si tratta infatti della fusione tra le parole “ink”, ovvero “inchiostro” in inglese, e “illuminati”, la famosa setta. Inkulinati quindi saranno i membri di una setta che onora un inchiostro magico, il quale permette alle creazioni delle loro mani di prendere vita e di fare a botte. Ma cosa sono quei disegni bislacchi che vediamo?
No, non parliamo di una dissacrazione del medioevo. L’idea di Inkulinati ha principio anzi in una pratica molto diffusa in quell’epoca: parliamo dei “marginalia”. I marginalia non erano altro che annotazioni effettuate da chi copiava il manoscritto, o in alcuni casi, da successivi proprietari. Trattasi di piccole note, miniature, abbellimenti che possono avere il compito sia di illustrare ed amplificare i contenuti del testo, sia di ironizzarci sopra. In alcuni casi si tratta di semplici abbellimenti estetici, talvolta con contenuti bizzarri e/o sconci. Inkulinati, non avendo nessuna pretesa di prendersi troppo sul serio, punta su quest’ultimi, mostrandoci conigli che mostrano il sedere per confondere i nemici ed asini che, tramite una trombetta operabile con il didietro, potranno conferire vari buff e debuff.
Miniare – e lottare -, che passione
Entriamo ora in ciò che distingue una miniatura medioevale – o comunque una sua riproduzione – ed un videogioco: il gameplay. Inkulinati è uno strategico a turni, in cui dovremo schierare una rosa di bestie per competere contro un altro maestro miniatore. Ma come funziona il tutto? Saremo immersi in scenari 2D, e controlleremo il nostro eroe. Eroe che potrà evocare, al costo di gocce d’inchiostro, dei famigli che lotteranno per lui, oltre ad alcune abilità speciali a scelta. Questi famigli si distingueranno per classe (spadaccino, lanciere, ecc.) e razza (coniglio, cane, asino ecc.): ognuno di essi avrà abilità e statistiche diverse, creando una buona varietà di combinazioni e strategie. Obbiettivo della nostra partita potrà essere o quello di far fuori il miniatore nemico, colpendolo in maniera diretta, o quello di sterminare un’orda di nemici. L’impressione qui è che ci sia dell’ottimo potenziale strategico. Il feeling che ne consegue è un punto d’incontro tra i moderni giochi di carte, in cui si evocano servitori per attaccare l’avversario (Hearthstone, Gwent) ed i sempreverdi Worms, con la loro varietà di armi ed attacchi bizzarri.
Il viaggio dell’eroe
Oltre alla sezione di tutorial “L’accademia”, in questa versione Early Access di Inkulinati avremo accesso alla modalità “viaggio”. Qui potremo creare il nostro eroe tramite un limitato menu, e seguirlo nell’impresa di resuscitare il suo maestro. Che sì, sembra Yoda, e sì, e liberamente ispirato ad una miniatura medioevale realmente esistente.
Dal punto di vista della scrittura non ci troviamo di fronte ad una storia particolarmente ricca o dettagliata: insomma, si tratta di un pretesto per farci partire all’avventura. Quello che è interessante però è l’approccio rogue-lite: attraverseremo una mappa piena di eventi e scontri a scelta, che ci permetteranno di accumulare risorse permanenti, come oro che ci servirà per sbloccare nuovi servitori e poteri, e prestigio, che potrebbe risultare utile in alcuni dialoghi ed eventi speciali. Avremo a disposizione quattro vite, al termine delle quali il nostro viaggio terminerà rovinosamente in un game over. Sarà quindi nostro interesse imparare in fretta le meccaniche base, oltre a sfruttare saggiamente le risorse. Ad esempio evocare servitori all’interno di uno scontro affaticherà il nostro miniatore, aumentando momentaneamente il costo in inchiostro di quell’unità.
La mappa verso il successo
Ovviamente mappe, nemici ed unità si fanno via via più intricati e complessi, ma la progressione è ben bilanciata e la difficoltà (che è in ogni caso selezionabile all’inizio del viaggio) viene in una certo senso alleviata dalle meccaniche rogue-lite. Prendersi a colpi di penna d’oca è incredibilmente divertente, ed ogni battaglia, ogni scenario sono studiati accuratamente per darci sempre nuovi stimoli ed idee per sviluppare le nostre strategie.
Una critica che ci sentiamo di fare è riguardante alla contestualizzazione del tutto. Chiariamoci: la storia in un titolo del genere è un mero condimento. Detto questo però, dopo un simpatico filmato d’introduzione in live action, dialoghi e svolgimenti saranno un po’ banalotti: va bene appellarsi al non-sense, ma manca un grip che leghi i personaggi al design fuori dalle righe.
In ogni caso, le aspettative per il futuro da parte nostra sono alte: una varietà ancora maggiore ed una maggior cura in alcuni dettagli potranno far brillare davvero questo titolo.
La recensione in breve
Inkulinati è una proposta fresca e divertente. Il suo design è accattivante, e realizza appieno il tema delle "note a margine" nelle miniature medioevali, ed è corredato da un gameplay all'altezza, frenetico, profondo, ma mai complicato. Interessante anche lo spirito rogue-lite, che allevia la frustrazione del fallimento e rende più fluida l'esperienza della modalità viaggio. Peccato per la narrativa, che, seppur non così importante in questo genere, avrebbe potuto donare una scintilla in più all'esperienza.
-
Voto GamesEvolution