È stato un weekend di sano divertimento quello passato dietro la beta di Exoprimal, shooter cooperativo di casa Capcom che no, non è nessun contentino per chi attende invano un remake di Dino Crisis, portando invece l’attenzione su un gioco estremamente frenetico e veloce, ma non per questo da sottovalutare. Vediamolo nel dettaglio.
Umani contro dinosauri
Nella beta, oltre la classica creazione del personaggio, prenderemo confidenza con l’uso delle exocorazze tramite un semplice e diretto tutorial cotto e mangiato. Le corazze al primo sguardo ricordano gli Strali di Anthem, ma la struttura ludica – che strizza l’occhio parte al competitivo, parte al gioco di squadra – è senza ombra di dubbio ripresa da Overwatch, ma le similitudini con il gioco di Blizzard non finiscono qui.
Nella beta era possibile far partire solo una modalità di gioco, che mischia PvP e PvE. Due squadre avversarie, composta da cinque elementi, devono muoversi in una mappa svolgendo diretti compiti e obiettivi, parte di questi riguarda sempre l’annientamento della minaccia giurassica che viene catapultata sulla mappa da gioco tramite portali temporali (come ti muovi, Dino Crisis arriva sempre).
Completati gli step si arriva allo scontro finale con la squadra avversaria, da affrontare direttamente sul campo così da rallentarne l’avanzata, ma la squadra che per prima completa gli obiettivi, vince la partita.
Exocorazze e stili di gioco
Sin dal tutorial capiamo che le exocorazze sono una diretta estensione delle classi, che si raggruppano in quattro exocorazze da Assalto, tre da Colosso e altre tre da Supporto. Ognuno, pur facendo parte di una determinata classe, dispone di diversi stili e approcci, sia al combattimento, che al supporto.
Deadeye (Assalto) per esempio è la classica exocorazza utile per i principianti, che dispone di diverse bocche da fuoco, versatile e veloce, senza eccellere mai in nulla. Ma anche Barrage (Assalto) riesce a diversificare le diverse azioni, utilizzando come bocca da fuoco una sorta di lancia granate (non diverso da Junkarat di Overwatch).
Guardando altrove c’è da segnalare Roadblock (Colosso) che sfrutta uno scudo energetico che blocca tutti gli attacchi, proteggendo a tutto tondo la squadra e sì, sembra essere costruito come Reinhardt di Overwatch, mentre l’exocorazza con cui mi sono maggiormente divertito è stata Nimbus (Supporto), dalle fattezze di una sorta di idol giapponese, ma nella struttura identica a Lucio di Overwatch, riuscendo ad essere un buon compromesso tra attacco e difesa, armata di due revolver che all’occorrenza, vengono ricaricare da proiettili che ricaricano i punti vita degli avversari se colpiti.
Impressioni generali
Da una beta, con una singola modalità di gioco e con il titolo che vedrà luce solo in estate, è estremamente difficile riuscire a trarre delle solide conclusioni, ma sono finestre di prova come queste che servono anche agli sviluppatori per trarne il giusto feedback.
Exoprimal per quanto visto non si presenta certo male: il ritmo delle partite è ben diretto e dettato dal matrimonio e relativa intesa che c’è con il resto del party. Comunicare sarebbe meglio, ma anche senza microfono c’è tempo e – cosa più importante – possibilità di organizzare la squadra al meglio delle possibilità, infatti la scelta della exocorazza non è vincolata in un momento preciso della partita, con la diretta possibilità di switchare tra una e l’altra corazza a piacimento.
Tutta l’infrastruttura online non ha mai dato segni di cedimento. Sicuramente l’attenzione per questo prodotto non era alle stelle, in concomitanza poi con la beta di Diablo IV neanche lo stiamo a dire, ma al netto dei soliti problemi per il log in nei server, tutto il weekend di gioco è filato liscio, senza intoppi o problemi, e questo è un valore non da poco.
Chiaramente la sola prova di una singola modalità (dedicata più al gioco e sfida con altri avversari) non ha affrontato di petto quello che sarà poi il cuore del progetto, la campagna principale e le orde di dinosauri da affrontare. In questa beta abbiamo avuto giusto qualche assaggio, con diverse razze di dinosauri su schermo, dai più piccoli ai bestioni più grossi, con tanto di possibilità di prendere i comandi di uno di questi per annientare con estrema facilità i membri della squadra avversaria.
Le barre della vita rispecchiano in toto la stazza dei dinosauri presenti in Exoprimal: nonostante siamo armati di bocche da fuoco standard come più fantasiose, la scorza dura dei dinosauri sarà difficile da penetrare e dovrete non solo utilizzare un notevole quantitativo di piombo, ma anche sfruttare tutti i bonus delle exocorazze assieme ai buff ottenuti dai giocatori di diretto supporto. Insomma, forse sul fronte competitivo siamo lontani visti i troppi fattori in gioco durante le partite, dinosauri compresi, ma dalla sponda di chi cerca un gioco per sfruttare il fattore team up, Exoprimal riesce a ritagliarsi una fetta ludica estremamente interessante e ricca di potenziale.
Ne seguiremo l’evoluzione, sperando in una non precoce estinzione del progetto, che per ora pare avere buone carte da giocarsi dalla sua parte.