Il mondo degli esport è relativamente nuovo: il settore esiste da ormai oltre 30 anni (se non 40, se si considerano anche le prime, storiche competizioni a livello nazionale) ma solo recentemente ha visto il suo sviluppo decisivo al fine di diventare appetibile alle masse. La diffusione delle console e dei computer da gaming, e conseguentemente dei videogiochi competitivi, ha permesso a decine di milioni di appassionati di dare il loro meglio sui titoli preferiti diventando anche tra i migliori giocatori al mondo.
Stilare una lista dei migliori giochi competitivi di sempre o dei videogiochi competitivi più importanti nella storia è quindi complesso, poiché non sempre l’impatto avuto nel settore coincide con la notorietà e la diffusione globale, o con l’autorevolezza dal punto di vista economico o ludico. Guardando l’ambiente esport oggi, tuttavia, troviamo dei capisaldi innegabili.
1. Counter Strike
Counter-Strike è lo sparatutto in prima persona competitivo per eccellenza: sin dal debutto di Counter-Strike 1.6 nel 2000 come versione standalone della mod realizzata per Half-Life, il progetto ha riscosso molto successo in tutto il mondo diventando rapidamente l’FPS di riferimento per la crescente scena esport. La community è ancora attiva oggi nonostante il titolo sia alquanto datato, complice la sua essenza più “hardcore” e “old school” rispetto al moderno Counter-Strike: Global Offensive (CS:GO).
CS 1.6 è stato il punto di svolta per gli FPS e molti giocatori storici lo hanno preferito anche ai successori, specie Counter-Strike: Source. Lentamente, però, CS:GO è diventato mainstream e ha dato vita a una fiorente scena competitiva, diffondendosi ulteriormente con il passaggio al Free-to-Play. Data la posizione di Valve nel settore videoludico, è innegabile che l’intero franchise è stato una forza trainante dietro l’ascesa dei giochi competitivi e un’ispirazione per innumerevoli titoli che sono seguiti.
2. DOTA 2
DOTA 2 è il secondo titolo di Valve Corporation che ha conquistato il mondo esport e, sorprendentemente, anche in questo caso si tratta di un progetto nato da una mod, questa volta per Warcraft III: Reign of Chaos. Dopo il primo capitolo originariamente chiamato Defense of the Ancients (da cui DotA), il sequel è diventato punto di riferimento per i giocatori competitivi nel 2013 e si è posto come diretto rivale di League of Legends, altro MOBA rilasciato nel 2009.
DOTA 2 ha una scena esport eccezionale, con Valve gestore di un formato noto come Dota Pro Circuit. Questa serie di tornei assegna punti di qualificazione per gli inviti diretti a The International, la principale competizione globale che si tiene ogni anno con un sistema di premi in denaro crowdfunded che ha visto importi superiori a 40 milioni di dollari, uno dei più elevati tra i principali giochi competitivi della scena esport.
3. League of Legends
Il re dei MOBA – e forse il re degli esport a oggi – è League of Legends: Riot Games dal 2009 ha lavorato assiduamente per realizzare il videogioco definitivo, da cui sta lentamente nascendo un intero ecosistema di titoli, film, fumetti e serie TV ispirati alla lore dei personaggi. Con il passare degli anni la popolarità è aumentata esponenzialmente e a oggi la scena competitiva è più viva che mai.
L’estetica, l’accessibilità agli amanti dei videogiochi e la incredibile varietà di campioni hanno reso League of Legends il gioco esport perfetto sia per gamer meno esperti, sia per coloro che hanno ormai anni di esperienza nei MOBA. L’intensità del competitivo è evidente anche dalle competizioni ufficiali che, durante le trasmissioni su Twitch e YouTube, continua ad attrarre sempre più spettatori. Gli anni passano, e League of Legends è destinato a restare una delle colonne portanti del settore.
4. StarCraft II
L’originale StarCraft è stato una forza trainante dietro l’ascesa dei migliori giochi competitivi come DOTA, League of Legends e altri, consolidandosi come l’RTS definitivo sin dal 2003. Se oggi esistono bar e locali dedicati alla visione di esport e alla condivisione della passione per i videogiochi competitivi è però grazie a StarCraft II, sequel che ha portato alla nascita di una delle scene competitive più importanti nella storia e che ha plasmato gli esport come li conosciamo oggi.
Sebbene abbia una natura profondamente hardcore, ergo diventare giocatori professionisti è estremamente difficile, attrae milioni di appassionati da tutto il mondo ed è fondamentale nel settore. In particolar modo, riscuote successo nella Corea del Sud dove rimane uno degli esport più seguiti.
5. Call of Duty
Non si può obiettare al fatto che Call of Duty è ancora oggi uno dei franchise più amati a livello internazionale anche nella scena competitiva. Dopo i primi tre capitoli che hanno cementificato la saga di casa Activision tra i videogiochi più venduti al mondo, Call of Duty 4: Modern Warfare ha dato vita a una scena competitiva prolifica grazie alla sua presenza nell’MLG Pro Circuit per più di un anno. Se oggi il mondo esport conosce organizzazioni come EnVyUs, FeaR e, indirettamente, OpTic Gaming e 100 Thieves è grazie a CoD 4.
Successivamente è stato soprattutto Call of Duty: Black Ops II a conquistare la scena competitiva per il franchise, complice il suo approdo nell’MLG Pro Circuit come sostituto di Halo nel main-stage e il suo successo commerciale su scala globale. I due capitoli citati hanno fatto la storia di Call of Duty che, ancora oggi, resta tra i titoli di riferimento nel mondo competitivo specialmente grazie al battle royale Call of Duty: Warzone e a Call of Duty: Mobile su smartphone, gratuiti e pertanto ancor più accessibili rispetto ai capitoli rilasciati con cadenza annuale.
6. Tom Clancy’s Rainbow Six Siege
Restando nel mondo degli FPS, tra i giochi competitivi più importanti di sempre per la scena esport Tom Clancy’s Rainbow Six Siege è indubbiamente lo sparatutto con focus sulla tattica più giocato al mondo. Sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft, è cambiato quasi radicalmente rispetto alle prime iterazioni ma ha mantenuto lo stesso scheletro con grande enfasi sulla distruzione ambientale e sulla cooperazione tra i giocatori. La profondità del gioco è garantita dalle varie mappe e dai numerosi operatori disponibili, con questi ultimi dotati ciascuno di un gadget unico.
La scena esport è estremamente attiva ancora oggi ed è sostenuta da colossi come ESL e FaceIT, i principali organizzatori di eventi in tutto il mondo. Oltre ad essere uno dei titoli competitivi più seguiti su scala globale, resta ancora oggi uno dei più giocati su PC e console.
7. Fortnite
Fortnite è arrivato sul mercato nel 2017 come battle royale free-to-play in uno dei periodi più importanti per il settore videoludico e per il genere stesso, tanto da riuscire ad attrarre oltre 125 milioni di giocatori in meno di un anno e generando fino al 2019 quasi 10 miliardi di dollari. Il ruolo di giocatori e streamer nella diffusione del titolo sul fronte puramente competitivo è stato essenziale e, in poco tempo, Fortnite è diventato uno dei migliori giochi competitivi di sempre grazie a montepremi mai visti prima in molteplici competizioni esport globali.
Sebbene oggi il focus sia più sulla trasformazione in un metaverso piuttosto che sulla crescita ulteriore della scena competitiva, Epic Games continua a gestire numerosi tornei dai prize pool mozzafiato come la FNCS o Fortnite Championship Series.
8. Overwatch
Overwatch ha perso popolarità nel corso degli anni, ma resta uno degli FPS più amati nel mondo esport: ispirato all’iconico Team Fortress 2 di Valve, il progetto firmato Blizzard sin dal 2018 ha all’attivo la Overwatch League, competizione che attrae ancora centinaia di migliaia di spettatori su YouTube (con cui ha un accordo di trasmissione esclusiva fino al 2023) grazie alla partecipazione di molteplici squadre da Stati Uniti, Cina e Corea del Sud.
La scena oggi è molto meno viva a causa della conclusione di competizioni come la Overwatch World Cup, ma il sequel Overwatch 2 potrebbe portare nuovamente lo sparatutto ora targato Activision Blizzard sotto la luce dei riflettori.
9. Valorant
Come poteva Riot Games dire di no al grande successo degli sparatutto? Accanto a League of Legends troviamo proprio Valorant, FPS tattico free-to-play disponibile su PC e altamente competitivo. Diretto rivale di Counter Strike: Global Offensive, oggi è ancora in crescita ma conta già su una fanbase importante. I numeri generati dall’FPS di casa Riot sono sorprendenti se si considera che il videogioco esiste solamente dal 2020, eppure la ragione è piuttosto semplice: il progetto è nato per rendere il genere dei First Person Shooter tattici molto più accessibili al pubblico, unendo elementi di League of Legends e CS:GO in un unico gioco tanto competitivo quanto facile da apprendere.
Sin dal 2020 esiste il VALORANT Championship Tour (VCT), torneo suddiviso in tre livelli e destinato ad evolversi nel 2023 in un sistema suddiviso in molte più leghe amatoriali, cosicché anche i piccoli team possano avere l’opportunità di sfidare squadre semi-professionistiche e professionistiche nell’ascesa verso i più grandi tornei internazionali.
10. Super Smash Bros.
Non si può però parlare di esport senza nominare il mondo dei picchiaduro, specialmente Super Smash Bros. L’intero franchise Nintendo è punto di riferimento non solo tra i giochi di combattimento, bensì anche nella scena competitiva globale. L’ultimo capitolo Super Smash Bros. Ultimate per Nintendo Switch ha fatto irruzione nel 2018 diventando immediatamente uno dei titoli più rilevanti grazie a nuovi personaggi, DLC e una maggiore diffusione.
Purtroppo Super Smash Bros. Ultimate non ha preso parte all’EVO 2022 dello scorso agosto e probabilmente non prenderà parte nemmeno alla Evolution Championship Series del 2023. Eppure, ciò non lede la reputazione del picchiaduro della Grande N nel mondo esport, specialmente per la sua natura decentralizzata che ha reso il franchise uno dei più famosi nonostante l’assenza di circuiti ufficialmente promossi e organizzati da Nintendo.
11. Tekken 7
Tekken 7, come i giochi Tekken che lo hanno preceduto, prospera oggi come esport e dà vita a momenti indimenticabili per gli amanti dei picchiaduro. Al contrario di Super Smash Bros., BANDAI NAMCO ha continuato a promuovere tornei ufficiali dando vita al Tekken World Tour, formato ufficiale il cui montepremi non è particolarmente elevato ma che consente anche ai più giovani appassionati di sfidare i migliori giocatori professionisti con qualificazioni a livello regionale.
Dal 2017 a oggi Tekken 7 resta tra i titoli più giocati del genere per la sua complessità, diffusione e bellezza. A contribuire alla sua fama è la modalità single-player che ha consentito a milioni di giocatori di appassionarsi ai singoli personaggi e scoprire lo stile di combattimento preferito.
12. Street Fighter
A fare la storia dello stesso genere è stato però Street Fighter, nato come arcade nel 1987 per mano della giapponese Capcom ed evolutosi in uno dei franchise più rispettati al mondo. Il pubblico di giocatori dedicati è vastissimo e le ultime edizioni Street Fighter V e SF: Arcade Edition hanno rapidamente prodotto una scena esport altamente competitiva. La sua presenza all’EVO è certa sin dalla nascita dell’evento e ha contribuito a rendere la stessa Evolution Championship Series famosa in tutto il mondo – il duello tra Daigo e Justin nel 2004 è ancora oggi cruciale nella storia degli esport in toto.
Il destino del franchise con Street Fighter 6 è oggi piuttosto incerto per parte dei giocatori storici; ciononostante, il picchiaduro Capcom è stato ed è tutt’ora uno dei videogiochi più competitivi esistenti.
13. Rocket League
Cambiamo radicalmente genere con Rocket League, il bizzarro calcistico veicolare firmato Psyonix che ha conquistato il pubblico molto più dell’anonimo predecessore Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars lanciato su PS3. Gol epici e salvataggi mozzafiato sono solo alcune delle prelibatezze che attendono i giocatori in Rocket League, semplice da imparare ma difficile da padroneggiare.
La brillantezza del competitivo si mostra in match della durata di cinque minuti pronti a offrire uno spettacolo mai visto prima nel mondo dei videogiochi. L’abilità dei singoli si combina al gioco di squadra e alla fondamentale coordinazione in azioni strabilianti e indubbiamente uniche. È facile capire, quindi, come la scena esport sia cresciuta dal 2016 al 2022 continuando ad attrarre centinaia di migliaia di giocatori da ogni piattaforma supportata, tanto da portare il montepremi dell’ultima edizione della Rocket League Championship Series (RLCS) a oltre 6 milioni di dollari. Nella sua unicità, è facile comprendere perché si tratti di uno dei giochi competitivi migliori di sempre.
14. Hearthstone
Altro successo Blizzard nell’ambito dei giochi competitivi è Hearthstone, gioco di carte collezionabili free-to-play rilasciato sul mercato nel 2013 in closed beta e nel 2014 globalmente. In pochi mesi è nata una scena competitiva ufficiale con montepremi di diverse centinaia di migliaia di dollari: sin dalle prime edizioni del World Championship il pubblico ha assistito a tornei d’alto livello grazie al gameplay avvincente.
Il successo di Hearthstone è stato inevitabile e il continuo aggiornamento del pacchetto ludico con espansioni inedite e bilanciamenti continui delle carte ha fatto si che nel 2018 si arrivasse a oltre 100 milioni di account registrati. A contribuire a questo boom è stata la diffusione anche su smartphone Android e iOS.