Monster Hunter Rise è stato senza ombra di dubbio, uno dei titoli più importanti che si sono insediati nella lunga batteria di esclusive targate Nintendo Switch, Adesso dopo tutte le lodi, i premi, ottimizzazioni ed espansioni, è arrivato il momento del passo successivo, ovvero uscire fuori dalla casa della grande N per approdare sulle console casalinghe di ultima generazione.
Il titolo si è ben prestato anche su PC, ma indubbiamente i possessori di Xbox Series X e PlayStation 5 bramavano di giocare e cacciare enormi mostri anche sulle loro console casalinghe ed eccoli, puntualmente, accontentati. In questa recensione di Monster Hunter Rise cerchiamo di spiegarvi l’operazione messa in cantiere e il perché dovreste riprendere i vostri pad e darvi alla “caccia gioia”.
Ancora a caccia
Sarebbe da sfruttare un secondo e più approfondito articolo per parlare di tutta l’evoluzione di Monster Hunter, dal tacito lancio, ai momenti di gloria su PSP, per poi esplodere definitivamente con il bellissimo Monster Hunter World, ma non sarà questa l’occasione.
Dopo la versione PC di Monster Hunter Rise in qualche modo era prevedibile un suo approdo anche su console casalinghe. Seguendo la stessa filosofia che ha portato Monster Hunter World nelle case di ogni videogiocatore nel globo (i dati di vendita sono assolutamente mostruosi), questo capitolo non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di arrivare anche da chi non possiede una Switch o computer da gaming.
Motivo per cui l’operazione messa in piedi da Capcom è di quelle intelligenti e raffinate, precise sin nel piccolo dettaglio per aumentare esponenzialmente le infinite risorse che questo titolo ha proposto e mantenuto negli anni.
Un gioco potenziato
Per tutti quelli che sono lì fuori e non hanno mai giocato un Monster Hunter, veniamo subito in soccorso: fedele alle introduzioni al mondo di gioco, ormai classiche e ripetute di capitolo in capitolo, in Monster Hunter Rise siamo chiamati a fronteggiare i pericoli di Kamura, mondo ormai preda di strani comportamenti delle creature che la abitano.
Nel ruolo di cacciatori, il nostro compito è, banalmente, andare a caccia di queste creature, sconfiggerle e salvaguardare la pace tra tutti gli abitanti. Per farlo attingeremo ad un vasto arsenale di armi di ogni genere, oggetti, trappole e aiuti dai nostri compagni Felyne e Canyne. Che siate cacciatori solitari o in coppia, il viaggio nel mondo di Kamura riserverà sorprese, cacce sorprendenti e momenti di puro divertimento con tutti gli amici, mentre ci adopereremo a caccia mostri sempre più grandi e temibili.
Prestazioni da cacciatore esperto
Inutile soffermarsi su uno dei maggiori aspetti vincenti del titolo, ovvero l’ambientazione. Con richiami ed echi dal lontano oriente, il mondo di Monster Hunter Rise è ricco e sfaccettato quanto nel campo base che nelle zone di caccia, che chiederanno grande prestanza e memoria di esecuzione come di esplorazione, ad ogni impavido cacciatore che deciderà di approcciarsi all’azione.
Ancora una volta, l’hunting game di Capcom è bellissimo da vedere e giocare, ma su next-gen mostra i denti di una produzione che nonostante sia riuscita nel miracolo di addensare un’esperienza ricca all’interno dell’hardware di Nintendo Switch, adesso può librarsi e spingersi poco più in avanti riguardo le prestazioni.
Gli ormai essenziali 60fps restituiscono un’esperienza ben più che godibile, quasi essenziale ed orgasmica, a cui si aggiungono i caricamenti istantanei che rendono l’azione continua, quasi senza sosta, per chi ne vuole sempre di più, senza perdersi dietro a tediosi rallentamenti.
Va anche detto in chiusura che l’esperienza è pur sempre quella già saggiata per centinaia di ore su Nintendo Switch, dunque non aspettatevi gradevoli novità, ma solo quel gioco lì, che sarà capace però di rapirvi nuovamente per tutto quel tempo che ci dividerà, si spera, da quello che tutti chiedono da molto tempo, ovvero un sequel di Monster Hunter World.
La recensione in breve
Monster Hunter Rise con l'approdo su console next-gen è ormai alla portata di tutti, ma nonostante questo, sembra non risentire dei due anni di "vecchiaia" portando pad alla mano un hunting game brillante e potenziato sugli standard estetici come di prestazione. Tutto il resto del pacchetto è quello che già conosciamo e che ci ha rapito per centinaia di ore di gioco.
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Voto GamesEvolution