Il DLC Shadow of Rose è abbastanza furbo, e basta questa affermazione per dire tutto come il suo contrario. La Gold edition di Resident Evil Village rimpolpa il titolo Capcom con un DLC, nuovi contenuti per la modalità Mercenari e la tanto richiesta (e criticata) modalità in terza persona per il gioco principale. Un pacchetto tutto sommato sufficiente per tornare a parlare di Resident Evil Village, capitolo controverso, capace di spaccare nettamente in due tutti gli appassionati che erano tornati con entusiasmo sul franchise dopo il successo di Resident Evil 7. Eccoci dunque con una panoramica generale di questa edizione, assieme alla recensione del DLC Resident Evil Village – Shadow of Rose.
Mamma, non voglio più i miei poteri
Premessa abbastanza importante: è impossibile parlare e analizzare questo DLC senza entrare in qualche dettaglio riguardo la trama e l’epilogo di Resident Evil Village, dunque l’avviso è dei più comuni, dato che questo articolo contiene importanti spoiler. Girate al largo se ancora non avete finito il gioco principale.
Dopo l’epilogo c’è un nuovo inizio. Rose, la figlia di Ethan che abbiamo visto adolescente alla fine di Village, sembra vivere in una situazione poco piacevole. Il padre è morto, Chris Redfield si prende cura di lei, anche se sembra vederla più come un’arma biologica che come una ragazza adolescente. La manifestazione dei suoi poteri la tiene inoltre lontana dai compagni di scuola.
Un inferno a cui forse si può porre rimedio. Un residuo di Megamicete è rimasto intatto e un uomo spiega a Rose che, concentrandosi su di esso, può entrare in una sorta di dimensione onirica, rivivere alcuni ricordi del portatore originale (Miranda) e trovare un cristallo che a quanto pare ha la possibilità di annientare la carica soprannaturale dei poteri di Rose; tradotto, diventare una ragazza “normale”, fare una vita civile e non essere più catalogata come mostro.
La ragazza accetta, trovandosi in un vero incubo a occhi aperti e rivivendo quelle che erano le avventure del padre, mentre viene aiutata da un’entità misteriosa.
Gli orrori dei padri
Come già annunciato, Shadow of Rose è un contenuto abbastanza furbo. Da una parte vorrebbe dare una dimensione caratteriale a Rose, personaggio che alla fine della fiera risulta abbastanza monocorde, cercando di inserirla in questo franchise forse in virtù di sviluppi futuri. Va anche detto che questo DLC in qualche modo cerca di contestualizzare la sua presentazione assai velocemente (cronologicamente gli eventi del DLC accadono prima della scena finale di Village).
La furbizia dunque è quella di sfruttare un’avventura per alcuni tratti inedita, ricorrendo a qualcosa di già visto, o meglio, utilizzando alcune parti del gioco principale che hanno maggiormente convinto sviluppatori e pubblico (ovvero le sezioni del Castello Dimitrescu e Casa Beneviento). C’è qualche altro raccordo fuori da queste due realtà, ma per la maggior parte ci troveremo a girovagare in questo ambienti, combattere nemici, sopravvivere all’orrore e trovare questo cristallo.
Poteri e pistole
Se la grande paura di Shadow of Rose era quella di trovarci davanti un personaggio che avrebbe snaturato quel senso di survival horror per via dei suoi poteri sovrannaturali, possiamo garantire che nonostante le premesse, Rose è un personaggio non avvezzo all’utilizzo di tali poteri, come delle armi da fuoco. Pistole e fucili sono presenti, ma le munizioni sono sfruttate in ottica estremamente survival, dunque fuggire e razionare ogni singolo proiettile.
I poteri di Rose hanno quindi natura prevalentemente difensiva, come la possibilità di rallentare alcuni nemici e di annientare alcuni ostacoli ambientali, o per progredire nell’avventura, come nella raccolta di risorse. Anche qui abbiamo un approccio che sottolinea la natura da non combattente di Rose, che preferisce la fuga al confronto diretto, anche se in alcuni momenti il dito sul grilletto sarà assolutamente inevitabile. Il tutto però sempre in chiave equilibrata, mai tendente all’impossibilità di uscirne vincitori (anche a causa di una durata del DLC abbastanza contenuta, per la quale difficilmente siamo chiamati a gestire le risorse sul lungo periodo).
Tutto sommato il DLC si porta a compimento con facilità, senza guizzi particolari, e il fatto di rivivere tutta una serie di situazioni già viste, giocate e annotate (pur con le giuste contestualizzazioni) è il motivo che ce lo fa percepire come un prodotto piuttosto furbo. Shadow of Rose dunque aggiunge poco, una virgola in una frase a cui alla fine c’è un punto. Una chiosa piacevole, ma se confrontato con i contenuti post lancio di Resident Evil 7 non si può sottolineare come tutto sembra essere stato un lavoro al risparmio.
Dalla prima alla terza
Risparmio che non c’è stato invece nella trasposizione della visuale dalla prima alla terza persona. Mentre Shadow of Rose può essere giocato esclusivamente in terza persona, il gioco principale adesso offre la possibilità dello switch tra prima e terza persona e no, anche in terza persona, sarà impossibile scorgere il volto di Ethan Winters.
Scelta estetica che sembra essere scaturita dalla moltitudine di fan che hanno apertamente criticato la scelta della prima persona in questa serie di nuovi giochi Capcom, relegando la formula della terza persona ai diretti remake. Complessivamente il lavoro di trasposizione è molto buono, ma non si può negare che a perdersi è quel senso di totale immersione negli eventi come nelle atmosfere del gioco.
Molto probabilmente questa scelta porterà malumori di vario genere da parte di chi apprezzava la prima persona e ora teme per un prossimo Resident Evil in terza persona, oppure, in modo assai più intelligente, potrebbe essere una solida sperimentazione per avere un futuro sequel con questa doppia implementazione. Interessante, forse di difficile realizzazione, ma chissà, il tempo ci darà le sue risposte.
Ultima aggiunta riguarda la modalità Mercenari, con la possibilità di giocare questo minigioco anche nei panni di Lady Dimitrescu e Heisenberg, ognuno con le proprie abilità sul campo di battaglia. Piacevole, ben realizzato, funzionale all’obiettivo.
La recensione in breve
Il DLC Shadow of Rose riutilizza porzioni del gioco originale contestualizzandoli in modo diverso, in modo assai furbo, ma funzionale all'obiettivo che Capcom si è prefissato circa l'esplorazione del personaggio di Rose. Il pacchetto si completa con la modalità in terza persona per il gioco originale e nuovi contenuti per la modalità Mercenari. Probabilmente sul fronte DLC si poteva fare di più, ma è l'ennesimo motivo per tornare sul buonissimo Resident Evil Village.
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Voto GamesEvolution