Se ormai fate pare della generazione “con qualche capello grigio intesta e qualche ruga ben in mostra”, allora probabilmente ricorderete con nostalgia i tempi degli Action Movie Heroes. Un periodo che tra la fine degli anni 80 e inizio 2000 si è “viralizzato” diventando iconico per diverse generazione, dando vita ad eroi come Axel Foley, John Rambo, il Terminator, John McClane ed infine RoboCop. Ovviamente, come ogni singola cosa che diventa virale, anche queste icone hanno invaso un po’ tutti i rami media possibili, dalle citazioni in libri e canzoni fino a comparire in videogiochi dedicati. RoboCop stesso si è visto protagonista di diverse opere videoludiche, che purtroppo non sono mai riuscite a conquistare interamente il pubblico. Quindi, fa ancora più strano vedere che nel 2023 qualcuno abbia pensato: “Sai cosa sarebbe figo? Un videogioco su RoboCop!”
I ragazzi di Teyon però non sono proprio “avvezzi” nel usare icone del passato per creare opere videoludiche. Vi ricorderete con (dis)piacere il loro disastroso gioco di Rambo, vero? Infatti, dopo un disastro come quello, pochi pensavamo di vedere un’altro progetto uscire dalle “mani” di questi sviluppatori. Tuttavia, a distanza di poco tempo Teyon è riuscita a farsi perdonare con un prodotto più che valido, ovvero quello dedicato a Terminator. Pur non avendo dato vita a chissà quale perla videoludica, il progetto dedicato ai Terminator era decisamente uno più che valido ed una vera e proprio lettera d’amore a quel franchise. Quindi, pur avendo aspettative alquanto moderate, nessuno si sarebbe mai aspettato che il prossimo gioco dei ragazzi polacchi sarebbe stato così… valido! Ma sarà davvero un’ottimo gioco RoboCop: Rogue City, o l’ennesimo pezzo di zirconio cubico spacciato per diamante? Andiamo a scoprirlo, nella nostra recensione!
Un RoboCop che odora di Boomer Shooter
Raccontarvi esattamente la trama di RoboCop: Rogue City è abbastanza suprefluo in quanto, non siamo sicuramente di fronte a chissà quale capolavoro. Non fraintendeteci! Il livello generale del racconto proposto in questo gioco si mantiene più o meno consono alla qualità generale dell’opera cinematografica. Perciò, se conoscente le vicende narrate nei primi 3 film della serie, vi troverete abbastanza al vostro aggio anche col racconto presentato in Rogue City. Anche nell’opera Teyon infatti, prenderemmo i panni dell’iconico RoboCop. Dopo anni dal suo originale incidente, Alex Murphy ormai si ritrova ad affrontare le conseguenze di essere una macchina, non capendo ancora appieno se li è rimasto ancora un briciolo d’umanità o se semplicemente la sua anima si è lasciata sopraffare dai programmi automatizzati. Tolti questi dilemi morali, Murphy si ritroverà di fronte ad una nuova minaccia, ovvero quella di Wendell Antonowsky. Se vi ricordate i film, il cognome Antonowsky non vi sembrerà così “sconosciuto”. Infatti, uno degli assassini di Murphy fu proprio il fratello di Wendell. Infatti, sembra che le “ragioni” di Antonowsky siano proprio quelle di far soffrire RoboCop e vendicare il fratello.
Insomma, una trama alquanto lineare ma non per questo fuori contesto. Anche se durante le nostre sessioni di gioco non ci siamo mai ritrovati particolarmente colpiti dai “colpi di scena”, non possiamo nemmeno denigrare più di tanto la parte narrativa. Decisamente nel 2023 non si può rimanere sorpresi di un racconto così basilare. Però, è decisamente un “leggero” passo avanti rispetto ai solito shooter che usano la narrazione soltanto come un premessa nel ammazzare ogni singolo nemico che i muove. Perciò, se siete amanti della saga di RoboCop, sicuramente anche il racconto di Rogue City potrebbe garbarvi abbastanza.
Ti farò male… molto male!
Però, dove l’opera Teyon decisamente splende come poche, è nella sua parte puramente ludica. Lo diciamo senza peli sulla lingua: era da tantissimo tempo che non ci divertivamo così tanto con un FPS! Il primo impatto è stato quello di riprendere in mano un gioco molto vecchio, ma non nel senso negativo della parola. Un gioco risalente all’epoca PS2/GameCube/Xbox, quando il focus principale di chi sviluppava era soltanto rendere le sezioni di gameplay estremamente divertenti. Infatti, RoboCop: Rogue City è un erede non indifferente di quell’epoca! Partendo con ordine, il gameplay è rilegato alle classiche meccaniche da Shooter in prima persona. Una buona varietà di nemici, un armamentario vasto, diverse abilità e qualche boss di tanto in tanto, rendono l’intera esperienza una molto godibile e divertente.
Pur rimanendo per gran parte del tempo un gioco “corridoriale”, generalmente Rogue City si prende anche qualche libertà, dando la possibilità di affrontare segmenti semi open-world in cui avremmo la possibilità di svolgere attività secondarie (ovvero aiutare i cittadini in difficoltà, scoprire diverse attività criminali e persino fare multe). Tornando invece alle sezioni di shooting, ogni singola arma ci è sembrata ben sviluppata e con un feedback dei colpi più che valido, che ricorda da vicino giochi come Soldier of Fortune e persino F.E.A.R. Forse solo l’I.A. nemica non è proprio sveglia sempre, ma non neghiamo che a livelli più alti di difficoltà, il gioco saprà farvi sudare in maniera non indifferente (specie se non avete una buona dimestichezza con questa tipologia di FPS).
Forse uno dei “pelli nell’uovo” che potremmo individuare risale all’albero delle abilità di RoboCop. Anche se, a primo impatto tutto potrebbe risultare “vario e divertente” da usare, purtroppo le abilità del nostro alterego cyborg non sono proprio entusiasmanti da usufruire. Infatti, svariate volte ci siamo totalmente dimenticati di essere in possesso di certe abilità e perk, sfruttando soltanto un paio di esse. Non una cosa estremamente grave, ma sicuramente un’aspetto che poteva venir limato meglio.
Tecnicamente Parlando
Forse il comparto tecnico è la parte più criticabile del prodotto Teyon. Partiamo con una premessa: siamo consapevoli che si è di fronte ad un prodotto del budget limitato, a fatica toccando una produzione AA. Tuttavia, anche l’inesperienza del team con un engine come il UE5 si mostra in maniera un po’ troppo accentuata durante il gioco. In primis, gran parte dei personaggi sono animati in maniera estremamente povera, con espressioni faciali deboli e texture plasticose. Anche le ambientazioni, pur essendo curate in certe parti, spesso risultano vuote e con poca profondità, ricopiando in maniera quasi pigra i vari asset. Precisiamo che la versione da noi provata è stata quella PS5, dove il gioco si propone nelle solite 2 versioni grafiche: Prestazioni e Qualità. Abbiamo deciso di finire l’intera avventura usufruendo della modalità Prestazione, sperando in un framerate stabile a 60. Gran parte delle volte effettivamente è stato così, però siamo stati anche vittime di cali devastanti fino a 20 FPS.
Da un punto di vista audio ci sono alti e bassi. Pur utilizzando attori leggendari, il lavoro svolto non è proprio ottimale, con un lavoro di missaggio abbastanza mediocre e svariati problemi di DeSync tra quello che si vede sullo schermo e quello che si sente. Anche l’audio design generale del gioco pecca di qualità in quanto, in svariati momento, le poche canzoni (letteralmente 2) tendono a non completare a dovere certi fasti del gioco. Insomma, ci siamo ritrovati per minuti buoni a svolgere missioni senza avere il minimo “rumore di sottofondo” che sarebbe servito a rendere il tutto più coinvolgente. Peccato davvero!
La recensione in breve
RoboCop: Rogue City è decisamente una delle sorprese più belle di questo 2023, sopratutto se consideriamo quanto è stata ricca l'annata in corso. Senza tantissime pretese e senza cercare di reinventare la ruota, il progetto Teyon fa esattamente quello che si propone: diverte! Non siamo sicuramente di fronte ad un gioco estremamente pulito nei dettagli e forse il prezzo di vendita è leggermente altino. Ma, se consideriamo il feedback delle armi, le missioni ricche di adrenalina e il gameplay che ricorda moltissimo i shooter di inizio anni 2000, RoboCop: Rogue City è decisamente un prodotto più che valido. Se siete appassionati dei film o se semplicemente state cercando un titolo che sa divertire da inizio alla fine, allora il gioco dei ragazzi di Teyon è assolutamente una perla da non sottovalutare. Provare per credere!
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Voto GamesEvolution