È riconosciuto che avvicinarsi ad alcuni videogiochi dedicati al vasto universo Gundam è assai difficile per un neofita o, peggio ancora, qualcuno che non ha mai seguito con occhi chirurgici tutto l’enorme retaggio e le storie che si intrecciano in ogni serie o progetto parallelo.
Questo titolo coglie l’occasione per creare un gioco adatto a tutti, strizzando l’occhio ai collezionisti compulsivi simil cacciatori di Pokémon ma anche a chi vuole crogiolarsi in una storia di anomalie spaziotemporali, linee narrative che si intrecciano e accenni di multiversi.
Insomma, in questa recensione di SD Gundam Battle Alliance snoccioleremo il nuovo titolo firmato da Bandai Namco che, con uno stile tutto suo, porta sul mercato un gioco strano, piacevolmente rilassante e tutto sommato funzionale per un ampio spettro di pubblico.
La trama: completare un album di figurine
Mentre siamo ai comandi del nostro Battle Suit si verifica un’anomalia spaziotemporale che ci catapulta in questa sorta di stazione dove diverse IA ci tedieranno con la narrativa del gioco: tutto l’universo narrativo di Gundam – denominato Universo G – non è altro che una sorta di enorme banca dati digitale e queste IA osservano silenziose e invisibili che tutti gli eventi si svolgano come previsto.
Come capita in questi casi, in alcune linee temporale cominciano a presentarsi delle anomalie: personaggi di altre linee temporali che si palesano sul campo di battaglia, creando forti disordini nel continuum spazio-temporale di tutto l’Universo G. Il nostro compito, come esseri senzienti che devono ancora trovare un luogo in questo vasto universo, è quello di scovare, collezionare e pilotare tutti i migliori Gundam, per porre fine a questa anomalia e per farlo, siamo chiamati a vivere sul campo di battaglia tutti gli eventi chiave di tutte le linee narrative dedicato al franchise di Gundam.
Meccaniche di gioco: un approccio semplice e piacevole
L’aspetto migliore di SD Gundam Battle Alliance è riposto nell’immediatezza dello stile come delle meccaniche di gioco. Sul campo di battaglia tutto si compone di obiettivi da raggiungere – o distruggere – alla guida del nostro mobile suit. Si sceglie la macchina, eventualmente due altri suit alleati gestiti dall’intelligenza artificiale e si sfreccia sulla mappa liberando tutto il nostro arsenale. La scelta dei mobile suit è gestita dalla disponibilità degli stessi nel nostro hangar, infatti per ottenere tutti i tipi di Gundam possibili, il gioco richiede una dose di grind non indifferente, portandoci a reiterare una certa missione per ottenere tutti i pezzi per assemblare la nostra macchina da guerra. Gli stessi mobile suit si suddividono in tre classi, lottatori, cecchini e i classici equilibrati. Un approccio semplice per costruire il team di tre suit da schierare in battaglia.
Lo stile estetico è una gustosa commistione di dettagli dei robot piacevoli, visti e modellati in uno stile simil chibi. Tutto quello che riguarda le diverse mappe di gioco è un deserto di dettagli ed effetti. In qualche modo l’attenzione della produzione non va a cercare un appagamento sensoriale per quanto riguarda l’estetica, bensì si appoggia sulla gioia di possedere e guidare i circa cinquanta mobile suit presenti nel gioco base, a cui andranno ad aggiungersi tutti quelli presenti nei futuri DLC.
Gioca, colleziona, assembla, ripeti
L’aspetto del grind potrebbe allontanare o peggio, far stancare, anche gli appassionati più incalliti. Il concetto è che tutte le missioni si somigliano in modo impressionante: veloce briefing sugli obiettivi e unità nemiche da distruggere che ci ostacolano la strada per arrivare al boss finale. Come già detto, la reiterazione di queste missioni è necessario per assicurarsi la possibilità di assemblare nuovi mobile suit.
La curva della difficoltà non è molto alta ma è bene sottolineare che la potenza delle nostre macchine da guerra è tarata tendenzialmente verso il basso. Il livello dei mobile suit può aumentare ottenendo esperienza – ritorna ancora qui la necessità di giocare più volte la stessa missione così da ottenerla – oppure andando a ritoccare manualmente le statistiche dall’hangar, spendendo e investendo la valuta di gioco.
Insomma, a conti fatti e considerato l’approccio al gioco, il titolo sembra ben più indicato a chi cerca un’azione spicciola, senza troppi impegni, chiedendo grande tempo al pubblico per ottenere tutti i mobile suit disponibili. Se avete pazienza e passione per il franchise è un titolo da avere assolutamente. Per tutti gli altri si tratta di una declinazione molto più accessibile al brand, con tocchi strategici interessanti e nulla più.
La recensione in breve
SD Gundam Battle Alliance è un titolo semplice nell'approccio, ottimo sia per chi non conosce l'universo Gundam, come per gli appassionati. Purtroppo la natura ripetitiva del titolo è il cuore di una produzione onesta e divertente, ma comunque potrebbe tenere lontani chi non ha molto tempo da dedicare ad un gioco che per sbloccare tutti i mobile suit presenti, richiede ore e ore di duro grind.
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Voto GamesEvolution