Sfruttare la nostalgia è ormai un’arma molto potente nelle mani sbagliate e nell’industria video ludica questa roba si nota abbastanza frequentemente. Ormai, abbiamo diverse testimonianze che spesso la voglia di “fare soldi” sottomette la passione pura e cruda per un prodotto. Aspyr Media è probabilmente un esempio concreto di “trappola per i nostalgici”, specie per i vari amanti di Star Wars.
Ormai, questa compagnia ha fatto di tutto per riportare in vita le vecchie perle dell’universo (video ludico) dedicato alle Guerre Stellari. Ma, come probabilmente lo saprete, i risultati sono stati in più delle volte disastrosi (o comunque poco sufficienti). Infatti, ogni singola volta che Aspyr tira fuori dalla salamoia una vecchia gloria di Star Wars, i videogiocatori iniziano a tremare. Basta vedere i disastri combinati con KOTOR 2 su Switch o il recente re-release di Battlefront.
Tuttavia, con Bounty Hunter le premesse erano decenti. Insomma, un gioco buono che tornava sulle piattaforme moderne, con qualche quality of life improvement, sicuramente male non poteva fare. Ma la stessa premessa l’abbiamo “usata” anche in passato quando il risultato finale e’ stato a dir poco tragico.
Quindi, per questo motivo, siamo partiti con aspettative abbastanza indifferenti (tendenti più al basso) quando abbiamo ricevuto la copia di Star Wars: Bounty Hunter. Ma sarà riuscita Aspyr a farci ricredere, o anche questo ritorno risulterà tragico come l’ultimo? Andiamo a scoprirlo nella nostra recensione!
Star Wars Bounty Hunter, In una galassia lontana lontana… non è cambiato granché
Se non volete stare a perdere tanto tempo e cercate una risposta semplice alla domanda: “Ma cambia qualcosa dal vecchio gioco?” la risposta è: “Purtroppo non tanto”. Star Wars: Bounty Hunter, esattamente come gran parte delle opere Aspyr su licenza Star Wars, è un lavoro abbastanza mediocre. Un port quasi 1 ad 1 dove i vari “ripensamenti” per il gameplay, non svecchiano per niente un prodotto che già alla base risultava molto mediocre nel lontano 2002.
La struttura del gioco è sempre quella datata, con meccanismi come checkpoint messi esageratamente male e una curva di difficoltà senza criterio logico. Inoltre, la il gioco è rimasto esageratamente dispersivo e mal curato nel suo level design. C’e’ il rischio di perdervi in livelli troppo vuoti e con poche cose da fare, semplicemente perché non saprete dove trovare il prossimo obiettivo.
Anche il sistema di shooting, per quanto leggermente modernizzato nei controlli, risulta ancora noioso e senza sostanza. I nemici saranno estremamente imbecilli, mancandovi in più delle volte anche alle difficoltà più avanzate. Anche con un arsenale abbastanza vasto e pur giocando nei panni di un cacciatore di taglie, tutte le singole sezioni action risulteranno blande e noiose. Si poteva fare il minimo indispensabile per migliorare un minimo il gioco (almeno ritocando i checkpoint e migliorando l’IA). Ma Aspyr, ancora una volta, non ha voluto complicarsi troppo. Peccato davvero!
Forse gli unici pregi effettivi di Star Wars: Bounty Hunter, risiede nella sua parte tecnica… o meglio dire nella sua stabilita’. Infatti, siamo di fronte forse a uno dei primi giochi Aspyr assente di problemi tecnici gravi. Non ci sono bug game breaking come in Star Wars KOTOR 2 o fastidiosi frame drops come su Battlefront.
Pero’ va anche detto che il lavoro di “upscaling” è stato minimo. Molte texture sembran ancora quelle dei PS2 e certi effetti sono a dir poco odiosi da vedere. Anche il prezzo ci sembra OK, ma niente di cosi’ ottimale. Insomma, acquistate Star Wars Bounty Hunter soltanto se cercate di sperimentare la nostalgia dei giochi di inizio era PS2.
La recensione in breve
Con Star Wars: Bounty Hunter Aspyr non sembra essere riuscita a fare chissà quale miracolo. Infatti, il gioco si presenta come un semplice port, senza grosse pretese e con l'unico scopo di "far vedere" i giochi di una volta. Siamo di fronte a un prodotto praticamente identico a quello visto nel lontano 2002, con delle modifiche talmente risicate che ci viene quasi difficile da pensare che sia una "remastered". Proprio per questo motivo, SW: Bounty Hunter non si eleva più del dovuto dalla sua vecchia "corazza", continuando a offrire un'esperienza divertente ma anche piena di difetti (con un level design ormai fuori dai tempi e un sistema di checkpoint troppo primitivo e frustrante). Insomma, questo gioco potrebbe fare per voi soltanto se volete sperimentare come si giocava una volta o se semplicemente volete vivere un'avventura unica di Jango Fett. Per tutto il resto... trovate di meglio la fuori.
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Voto GamesEvolution