Al Gamicon di Pistoia abbiamo avuto l’opportunità di provare i primi scenari di gioco di The Darkest Tales, titolo ideato da Trinity Team, gli stessi sviluppatori di Slaps and beans. Certo, si tratta di qualcosa di molto diverso dal beat ‘em up con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Le nostre prime impressioni sul nuovo lavoro di Trinity Team sono molto positive. In attesa dell’uscita imminente del titolo il 13 ottobre 2022 su Steam, vediamo cosa ci ha colpito di questa oscura fiaba.
La trama: c’era una volta un orsetto…
Immaginate se il vostro destino fosse nelle mani della vostra luce da notte e del vostro orsacchiotto preferito. The Darkest Tales ci trasporta in un universo fatto di storie oscure, favole corrotte ed incubi. Alicia è una ragazzina malata, affetta da un male che genera ombre nella sua mente, ombre che neanche la sua luce da letto fidata può scacciare via. L’unica speranza di non far precipitare la ragazza nell’abisso della propria mente è il suo orsetto di peluche Teddy. Il nostro scopo sarà quello di accompagnare questi due personaggi intrisi di magia attraverso la fantasia di Alicia per combatter le deformazioni delle favole della buonanotte che la abitano.
Un gameplay tra forbici magiche e lupi famelici
Il gameplay si presenta come una sorta di Hollow Knight-Like. Le meccaniche ricordano molto da vicino quelle del metroidvania sviluppato da Team Cherry. Abbiamo avuto modo di provare le prime sezioni dell’avventura, fino alla prima Bossfight. Oltre a sezioni di platform molto semplici, avremo la possibilità e il dovere di combattere oscuri nemici. Lupi mannari, pipistrelli, insetti giganti: tutto ciò che una mente ferita di una ragazzina può partorire si scaglierà contro di noi. Avremo a nostra disposizione due lame di forbice magiche, intrise di un’aura azzurra. Le prime battute di gioco sembrano preannunciare uno sviluppo entusiasmante anche dal punto di vista del gameplay: i nemici sono vari, lo scorrere è fluido ed avvincente, e non tarderemo ad accumulare power ups per continuare il nostro viaggio.
Un progetto nuovo e ben curato
Ed in effetti si tratta di un titolo quasi diametralmente opposto a Slaps and Beans. The Darkest Tales però non è solamente un tentativo di creare qualcosa di diverso. Fin dalle prime battute è ben chiara la cura, l’amore per i dettagli e la meticolosità del lavoro di Trinity Team. Gli sviluppatori sono riusciti a creare una storia, un universo di gioco e di narrativa ben saldo, coerente ed unico. Dalle animazioni, allo stile grafico, alle ambientazioni: tutto è curato nei minimi dettagli, nulla sembra lasciato al caso, ed ogni elemento ha il suo senso nella costruzione generale. Anche nel gameplay sembra che il team non si sia lasciato sfuggire la lezione del Cavaliere Vacuo: nelle brevi sezioni da noi provate si percepisce già una certa fluidità che facevamo fatica a ritrovare in altri titoli derivativi, come ad esempio, nella demo di The Perfect Pencil. Grandi speranze e tanta curiosità!
Le fiabe più oscure
Dal punto di vista narrativo, The Darkest Tales sembra riprendere sulla falsa riga di un Alice: Madness Returns sia il tema del disagio psicologico, sia quello della corruzione delle favole d’infanzia. Con un’introduzione che ha tutto il sapore del “C’era una volta” del nostro libro di fiabe preferito, The Darkest Tales si cimenta in una narrazione interessante. Sia attraverso cinematiche a metà tra il libro illustrato e il fumetto, sia con interazioni in-game con npc e non solo, il gioco ci porterà attraverso le Favole più buie, dove lupi e streghe fanno spazio all’abisso della mente umana.