Dopo averci tenuto a lungo con il fiato sospeso, Telltale finalmente ci delizia con un nuovo videogioco interattivo dalla trama coinvolgente e dai risvolti entusiasmanti. In collaborazione con Decknine, team di realizzazione di Life is Strange: True Colors.
Il titolo The Expanse viene da una saga di romanzi di fantascienza scritti da James S. A. Corey, l’autore fittizio creato da Daniel Abraham e Ty Franck, dai quali deriva l’omonima serie tv del 2015, cui il gioco fa da prequel. Da qui si vede già uno dei primi punti di forza del videogioco: non bisogna aver visto la serie o letto i romanzi per comprendere questo mondo (o sarebbe più corretto dire sistema solare). Eccovi dunque la nostra recensione di The Expanse.
The Expanse, le scelte che plasmano la trama
La realtà nella quale muoviamo si dispiega davanti al giocatore a livello naturale (nei momenti in cui ci confrontiamo con i pericoli dello spazio infinito), sociale (attraverso tutte le problematiche tipiche della realtà geopolitica di The Expanse) e anche interpersonale, attraverso le vicende vissute dai personaggi.
Il giocatore vestirà i panni di Camina Drummer, vicecomandante (e successivamente capitano) della Artemis, una nave di scavengers (cercatori di risorse), che tenteranno di portare a termine il “colpo del secolo”, come i personaggi diranno a più riprese: la ricerca di un tesoro misterioso la cui vendita potrebbe sistemarli a vita, ma che si trova celato dietro un mistero inquietante e carico di morte. Tra intrighi, tradimenti e la difficoltà nel tenere unito un gruppo di persone tormentate e problematiche, tutto ricade sulle vostre spalle.
La trama si dilungherà progressivamente in un alternarsi di esplorazioni immersive e colpi di scena sempre più intriganti, che spingeranno gli utenti a divorare tutti e cinque gli episodi nel minor tempo possibile. Il sesto, un episodio bonus, è ancora in preparazione.
Dopo un tutorial semplice, ma ricco di contenuti, veniamo subito gettati nel vivo dell’azione, con esplorazioni da brivido e scelte che riveleranno la vera natura del giocatore, con tutte le conseguenze che ne derivano. Fidarsi o non fidarsi? Lasciarsi andare ai sentimenti o restare distaccati? Fare la cosa moralmente più giusta o essere freddi e cinici pur di portare a termine la missione? A voi la scelta.
I pirati del futuro
Ci vorrebbe troppo tempo per parlare di tutti i personaggi, quindi, mi soffermerò un momento solo sulla protagonista. Una donna stoica, temprata da un passato tutt’altro che onorevole da cui cerca redenzione, che farà di tutto per tenere unita la cosa più vicina a una famiglia che abbia mai avuto e che scoprirà infine che, anche nello spazio, i sentimenti sono la cosa più potente, l’amore in particolare. È proprio grazie alle emozioni che, non solo scopriamo, ma viviamo la storia di Camina e la guidiamo nel suo percorso con le nostre scelte.
I personaggi ci vengono presentati da subito come molto profondi e sfaccettati, con le loro storie travagliate e significative. I loro background sono ben delineati e toccano il cuore e la comprensione anche di chi non ha interagito con la serie o i romanzi, permettendo di immergersi emotivamente nella storia, soprattutto quando si fanno scelte che li riguarda.
Il genere della storia è di per sé semplice ma brillante. Sfruttando adeguatamente tutto il potenziale che la fantascienza ha da offrire, ma senza distanziarsi troppo dalla realtà che conosciamo. Non solo per l’assenza di forme di vita aliene o il mostrare solo lo stretto necessario in fatto di tecnologie e ambientazioni interplanetari, ma anche perché nel XXIV secolo, dove possiamo volare nello spazio e alloggiare su altri pianeti, a muovere il tutto sono pur sempre i soldi e la politica.
Anche con navi spaziali e tute sgargianti, i pirati restano pirati. Un’ottima reinterpretazione di un genere classico in chiave moderna, che crea una realtà di gioco scorrevole ma tutt’altro che banale, dove si sfruttano tutte le possibilità offerte dalla tecnologia, senza togliere spazio all’introspezione dei personaggi. I fantasmi del passato della nostra protagonista diventano tanto importanti e impressionanti quanto le minacce spaziali.
Sistema di gioco: i pro e i contro di un’esplorazione illimitata
Fin da subito il giocatore capisce in prima persona cosa vuol dire essere uno scavenger, esplorando, raccogliendo e analizzando. La capacità di volare a gravità zero, sia all’interno delle astronavi che nello spazio profondo, permette di sperimentare la libertà del movimento tridimensionale, che moltiplica quelle che sono le possibilità di esplorazione e ritrovamento di risorse e informazioni, oltre a creare panorami astronomici da mozzare il fiato.
Un fattore che ho trovato particolarmente appagante è la possibilità (non obbligo, non obiettivo di trama, questo è importante, la POSSIBILITA’) di raccogliere risorse e oggetti utili per i membri della ciurma, che avranno un’utilità pratica e quindi risvolti di trama considerevoli. Ogni angolo che esploriamo e oggetto che troviamo conta.
Una cosa che, invece, mi ha fatto storcere il naso è la difficoltà nel ritrovamento degli oggetti nelle zone di ricerca più ampie. Gli obiettivi delle missioni principali vengono segnati sulla mini-mappa per indirizzare il giocatore alla zona di interesse. Le missioni secondarie, al contrario, non vengono mostrate lungo il percorso, questo anche per invogliare il giocatore all’esplorazione, com’è giusto che sia. Tale punto di forza, però, diventa un problema quando certi oggetti diventano quasi impossibili da trovare.
Spesso, quando si vola all’esterno, bisogna guardarsi bene intorno per distinguere potenziali zone di interesse da angoli bui privi di utilità. In questo caso, il gioco ci viene in soccorso con segnali luminosi che rivelano porte e corridoi di rilievo. Ci sono però oggetti (come la medicina di Arlen) che non vengono illuminati e si confondono con un’ambientazione piena di spigoli, ombre e scritte che complicano di molto la ricerca, rischiando di dissuadere il giocatore dalla ricerca o di spingerlo a ricercare la risposta su internet pur di non restare bloccato nella ricerca.
La recensione in breve
Se cercate una trama immersiva, con personaggi scritti benissimo e allora questo gioco potrebbe essere la scelta giusta
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Voto GamesEvolution