Naughty Dog raddoppia: dopo la versione PS5 ha deciso di portare una delle raccolte più amate su PlayStation anche su PC, segnando un passo epocale per lo studio e la serie. Noi di Gamesevolution abbiamo avuto la fortuna di poterla provare in anteprima, e ora siamo qui per analizzarla fin nel minimo dettaglio con la recensione di Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri (PC).
Il ritorno di Nathan Drake
La scelta di iniziare a trasporre la saga di Uncharted a partire dall’ultimo capitolo presenta due aspetti apparentemente contrastanti. Naughty Dog aveva praticamente già pronto il lavoro di rimasterizzazione, rilasciato nello scorso 28 gennaio su PlayStation 5: Iron Galaxy Studios aveva quindi la strada spianata per lavorare al porting. D’altra parte sarebbe stato ottimale per i giocatori PC, neofiti della saga, avere accesso alle avventure di Nathan Drake dalle origini. In ogni caso la storia di Uncharted 4 – e della sua espansione standalone L’Eredità Perduta – è perfettamente godibile senza aver giocato gli altri titoli.
Ripassiamo la trama: la strada per Libertalia
Ma prima di analizzare ogni dettaglio di questo porting, prendiamoci un momento per ripassare la trama di questi giochi, per introdurre i nuovi arrivati e dare una rapida spolverata agli appassionati.
Uncharted 4 è ambientato poco dopo gli eventi del precedente capitolo. Siamo all’incirca nel 2011, e Nathan Drake è ormai felicemente sposato con la sua compagna d’avventure Elena Fisher. Ciò che sconvolgerà un equilibrio precario, fatto di giornate di lavoro monotone e voglia di tornare all’avventura, sarà Sam, fratello che Nathan credeva perduto. Sam era stato ferito e lasciato indietro a malincuore durante una fuga 15 anni prima, quando Nathan era alla ricerca del tesoro del pirata Henry Avery, insieme a lui ed allo spietato Rafe Adler. Dopo 15 anni Sam riesce a fuggire dal carcere di Panama grazie all’intercessione di Hector Alcazar, celebre boss nonché suo compagno di cella. Alcazar gli concede la libertà però ad un caro prezzo: una gran parte dei 400 milioni del tesoro di Avery. Sam avrà solo 3 mesi per trovarlo, e Nathan deciderà di partire all’avventura per dargli una mano. Intanto Rafe Adler negli anni sarà diventato ossessionato dal tesoro pirata, ed il suo essere egoista, pieno di risorse e senza scrupoli lo farà diventare uno degli antagonisti principali nella nostra storia, insieme a Nadine Ross e della sua banda di mercenari, gli Shoreline.
È da qui che prenderà snodo la nostra avventura, che ci porterà dalla costiera amalfitana fino al Madagascar, passando per la Scozia e ad altri luoghi esotici degni della cinematografia di Indiana Jones.
Alla scoperta degli Hoysala
La raccolta “L’eredità dei ladri”, non contiene alcun contenuto nuovo o esclusivo – anzi, ne rimuove il multiplayer – ma oltre all’esperienza di Uncharted 4 propone quella del DLC standalone “L’eredità perduta“. In questa espansione prenderemo il controllo di Chloe Frazer, vecchia conoscenza di Nathan, alla ricerca della Zanna di Ganesh. Per trovare la preziosa reliquia dell’Impero Hoysala assolderà Nadine Ross, che la accompagnerà in quest’avventura.
L’eredità perduta è un’interessante iterazione delle meccaniche di Uncharted. La sua natura di espansione e la sua durata più breve hanno permesso a Naughty Dog di creare un equilibrio perfetto tra sezioni open map e narrativa su binari. Il risultato è un’esperienza ben bilanciata, che tiene alta l’attenzione per tutta la sua durata grazie alla varietà ed alla narrazione, pur non raggiungendo i picchi del gioco originale.
I miglioramenti della versione PC: la perfezione sfiorata
Parliamo ora dell’elefante nella stanza. Uncharted 4 è uscito sei anni fa, alla fine del ciclo vitale di PlayStation 4. Naughty Dog ha spremuto davvero al massimo le possibilità dell’hardware Sony, offrendo già all’epoca un’esperienza strabiliante. Non ci si poteva aspettare uno stravolgimento, ed abbiamo potuto constatarlo anche con la rimasterizzazione per PS5. Nonostante ciò Iron Galaxy Studios ha avuto modo di aggiungere interessanti features e sbrilluccichii tecnici alla versione PC.
Uncharted: Raccolta L’eredità dei ladri supporta sia il FidelityFX Super Resolution (FSR) di AMD che il DLSS di Nvidia, il che è un’ottima notizia per gli utenti di entrambe le aziende. I miglioramenti nel framerate e nella resa grafica sono più evidenti con le schede di fascia medio-bassa ma grazie a queste tecnologie è possibile spremere al massimo le proprie risorse anche con le soluzioni di fascia alta. Magari guardando al 4K senza dover sacrificare troppi dettagli.
A proposito di dettagli, Iron Galaxy Studios ha fatto davvero un buon lavoro nel tirare a lucido textures e piccoli oggetti, che erano stati sacrificati per limiti hardware nella versione PS4. Rimane però un po’ di amaro in bocca a vedere alcune sbavature ma soprattutto un fenomeno di popping che appare in alcune ombre. Inoltre, nella versione provata da noi, sono presenti alcuni fastidiosi bug grafici. La cosa è evidente soprattutto in un paio di sezioni finali dell’avventura anche se per fortuna si tratta di elementi facilmente risolvibili con una patch veloce. L’occasione di mostrare un lavoro impeccabile insomma è stata mancata per un pelo.
Libertà a portata di mouse, tastiera e pad
Parliamo ora del piatto forte, di qualcosa che distingue davvero l’esperienza PC da quella console, a prescindere dalla configurazione e dai settaggi grafici: i controlli. Giocare con mouse e tastiera ad un’esclusiva console come Uncharted 4 è una sensazione strana, soprattutto per chi segue la serie dall’epoca PS3. Nonostante questo però, i controlli risultano fluidi, intuitivi e scattanti. Sarà comodo scoprirli anche “on the go”, passando da un setup mouse e tastiera al semplice controller e viceversa, senza dover passare attraverso schermate di impostazioni e tutorial. Ciò permetterà un’esperienza personalizzabile al massimo, a seconda del giocatore e della situazione. In particolare, durante le scalate sarà piacevole avere il feedback aptico del Dualsense, mentre nelle sparatorie più movimentate potrebbe far comodo poter contare sulla precisione del buon vecchio mouse.
A proposito di Dualsense, avremo tutte le funzionalità che ci potremo aspettare e che erano state integrate nella remastered per PS5: vibrazione, grilletti adattivi e feedback aptico saranno tutti presenti alla festa. Anche se su Steam (nella versione che abbiamo provato noi) è necessario disabilitare il configuratore automatico Playstation e collegare il pad tramite cavo USB per goderne. Purtroppo l’implementazione dell’ultimo pad Sony non è ancora al livello di intuitività ed immediatezza che ci aspetterebbe. In ogni caso, una volta superato l’ostacolo del setup, funziona tutto alla perfezione: usare il Dualsense permette davvero di “sentire” cosa stiamo facendo e cosa accade intorno a noi, che sia una piccola sporgenza afferrata da Drake o una colossale esplosione in lontananza.
Una carenza abbastanza importante riguarda le impostazioni di accessibilità, fin troppo scarne. Implementare quelle presenti in The Last of Us Parte II non sarebbe stata una brutta idea.
Una tappa obbligatoria
Uncharted 4 e la sua espansione rappresentano, insieme a The Last of Us Parte II, la punta di diamante della narrativa Naughty Dog, ed aveva perfettamente senso espandere il pubblico di queste storie. L’approdo su PC è un’ottima scusa sia per iniziare a recuperare le avventure di Nathan Drake, sia per esplorare nuovamente Libertalia, scoprendo ancora una volta la cura presente in scrittura e game design. All’interno di Uncharted 4 arrampicarsi, combattere, nascondersi, o semplicemente lasciarsi trascinare dalla narrazione sono tutte azioni intuitive, semplici, ma incredibilmente divertenti. Detto questo, speriamo che la trilogia originale possa beneficiare presto dello stesso lavoro, per permettere agli utenti PC di avere una panoramica completa della serie.
La recensione in breve
La versione PC di Uncharted: Raccolta L'eredità dei ladri è l'occasione perfetta per vivere - o rivivere - le ultime avventure di Nathan Drake. Il lavoro di Iron Galaxy Studios è quasi impeccabile, e riesce a spingere un po' più verso il realismo la già eccellente narrativa targata Naughty Dog. Lasciano un po' l'amaro in bocca però alcune piccole sbavature tecniche, unite alla difficoltà di configurazione del Dualsense ed alla mancanza di impostazioni di accessibilità adeguate.
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Voto GamesEvolution