Si è parlato tanto di Concord, nuovo titolo esclusiva PlayStation disponibile sia su PlayStation 5 che PC, e sempre con toni lontani dal generale entusiasmo. Anche durante la prova della beta (ne abbiamo parlato qui) sono emersi tantissimi elementi di discussione, tra cose estremamente buone e altrettante meno.
Nei giorni scorsi abbiamo giocato in lungo e in largo Concord, cercando di spogliarlo di tutti gli elementi di cui è composto per cercare di capire e collocare questo prodotto nel panorama videoludico attuale. Dunque senza perderci in altre parole, ecco la nostra recensione di Concord.
Concord, un universo di possibilità
Concord si apre con un paio di cinematiche abbastanza importanti, narrate con quel piglio pop stile Guardiani della Galassia che in tanti hanno associato, a buon vedere, ma è proprio il contesto da space opera pop che oggi sembra essere quel mantello necessario a rendere ogni prodotto ammiccante. No, non è così.
O almeno lo è in parte con Concord, giacché il canovaccio narrativo è anche di quelli interessanti, per cui vorresti ben seguire tutta la narrazione e successiva evoluzione dei fatti, ma c’è un problema di fondo, che è anche la struttura ossea del progetto: Concord è un hero shooter multiplayer, con struttura dei match tutti votati all’online in arene simil Crogiolo di Destiny. Non c’è modalità single player (tolte qualche gara di abilità e relativo allenamento) tanto meno eventi narrativi da vivere in prima persona.
Si sceglie dunque la partita a cui si vuol partecipare, eliminazione a squadre, controlla la zona, con conseguente introduzione di altre modalità nel supporto post lancio, si sceglie un eroe in base alla “classe” e relative abilità e poi via, vinca la squadra o il giocatore migliore.
Guida Galattica per Autostoppisti
Prendiamo tempo per parlare dell’aspetto narrativo perché è un punto su cui si dovrà discutere in lungo e in largo per capire pro e contro di Concord.
Dal menù iniziale c’è una voce che riporta Guida Galattica. Accedendo si entra in una mappa dell’universo conosciuto di Concord, con pianeti, punti di interesse, barriere nello spazio che non permettono di essere attraversate, campi minati, minacce, situazioni ostili o amichevoli. Quello della Guida Galattica è un vero e proprio compendio spaziale, la Bibbia di Concord, con alche la possibilità di emettere un impulso dal nostro indicatore, così da scovare altre voci nelle vicinanze.
È un piacere leggere ogni voce della Guida Galattica, che oltre a regalare punti esperienza, permette di scoprire tutto sulla storia di Concord. Da dove si è partiti, dove siamo e dove stiamo andando. È innegabile quanto dietro al titolo sia stata sviluppata una storia di tutto punto e questo non dovrebbe essere una sorpresa dato che, dietro Firewalk Studios, ci sono veterani che hanno lavorato a Destiny, Halo e Call of Duty.
L’approccio e la diretta evoluzione della Guida Galattica avviene giocando partite su partite, aumentando il nostro livello di gioco, come quello dei singoli personaggi. Forse una tecnica predatoria nel caso si voglia completare il quadro narrativo (che probabilmente si aggiungerà di altri capitoli settimana dopo settimana, mese dopo mese), in particolare davanti la presenza di alcuni eroi davvero difficili da gestire, ma tant’è, è innegabile come la Guida Galattica sia uno spasso da leggere ed esplorare.
Largo agli Eroi
Gli eroi sono tanti, tra principali e supporto, divisi per classi inedite, ma più che questo c’è da sottolineare il loro diretto uso in battaglia. Concord è un hero shooter, le personalizzazioni sono minime e tutte incentrate sull’aspetto estetico, dunque per essere davvero bravi con un personaggio, dovremo giocarci per ore così da padroneggiarlo al meglio, o giocarci il necessario per capire che quello non è il personaggio versatile al nostro stile di gioco.
C’è un grosso problema però nella gestione degli stessi eroi, ed è un problema di bilanciamento. Se alcuni personaggi di medio e facile utilizzo sono decisamente ben equilibrati, i tank e alcuni di supporto vivono su fronti opposti, dove i primi sono delle vere e proprie spugne e i secondi faticano a trovare il loro posto nel mondo.
Nelle decine e decine di partite effettuate, ben si nota come la selezione degli utenti cade sempre nei soliti 6-7 eroi, tralasciando spesso tutti gli altri. Si apprezza Teo per la sua velocità di esecuzione e facilità d’uso, ma Star Child è uno di quei tank difficile da buttare giù, capace anche di sfruttare abilità che lo rendono veloce ed estremamente letale, mentre Jabali per quanto costruito bene, è sempre in bilico tra l’essere potenzialmente letale o ottimo nel supporto, per poi trovarsi spesso in difficoltà in entrambi i ruoli.
Insomma, il bilanciamento è un vero e proprio problema, capace di minare seriamente la stabilità generale del titolo e questo, come già scritto, si evince nella semplice scelta dei personaggi, dove al netto dei diversi giocatori che incontreremo, nei match di gioco poi saranno sempre quei personaggi i più usati e da lì, non se ne scappa.
Un grande potenziale da rilanciare
Concord alla fine dei conti è il classico titolo che etichetti come pregno di potenziale, che difficilmente riesce a farsi strada nel grande spettro di giocatori, sia casual che appassionati del genere. Il biglietto d’entrata allo spettacolo è di 40€ e al netto di Battle Pass inesistenti, per garantire un’esperienza equilibrata per tutti, c’è da scontrarsi con un mercato che presenta tanti altri hero shooter, pregni di shop in game, ma gratuiti. Anche lo stesso Destiny ha da anni adottato questo sistema per cercare di trovare più utenza possibile che poi deciderà se acquistare o meno il resto del pacchetto di gioco.
Tolto questo però, il grande dispiacere è che Concord, nella sua grammatica di gioco, funziona e funziona anche bene. Tecnicamente il gioco è pulito, eseguito al massimo delle prestazioni sia su PC che su PlayStation 5, con un sistema di shooting e relativo gunplay decisamente appagante. Anche lo stesso matchmaking e relativa stabilità dei server non ha mai ceduto, risultando gradevole per i gli appassionati di scontri al pronti, via, senza tempo da perdere, da riempire quei venti minuti di pausa con un due o tre match.
In tal senso, al netto di un bilanciamento decisamente ostico, portare a casa vittorie non è poi così difficile e anzi, la fruizione leggera porta facilmente a incasellare partite dopo partite. Il problema avviene, appunto, nel futuro: come sarà supportato Concord? Quali saranno le strategie di Sony e Firewalk per cercare di spingere al massimo questo gioco?
Internet (e alcuni dati Steam) sembrano aver già sentenziato Concord, ma dopo aver speso una ventina di ore, è innegabile come, riassunto in soldoni, il gioco sia strutturalmente forte, ma con problemi di bilanciamento e un biglietto d’ingresso che potrebbe allontanare l’utenza maggiore. Difficilmente crediamo che Concord volesse diventare un hero shooter di nicchia, ma considerata l’ottima base, con i giusti accorgimenti futuri, il titolo di Firewalk Studios potrebbe dire la sua.
La recensione in breve
Concord è un primo bozzolo di quello che potrebbe essere un flop come un titolo capace di attirare una particolare fetta di giocatori. Al netto di un sistema e relativa grammatica di gioco decisamente appagante e ben strutturata a cui si aggiunge un comparto narrativo inspiegabilmente ricco e appassionante, il titolo si presenta in un mercato free to play con un prezzo di 40€ e un grosso problema di bilanciamento degli eroi proposti. Da monitorare nel futuro per vedere cosa farà Sony e Firewalk Studios per supportare e provare a dare spessore al gioco.
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Voto GamesEvolution