Alan Wake 2 è senza ombra di dubbio uno dei titoli più attesi di questo fine 2023. Circa dodici anni sono serviti per partorire il sequel di uno dei giochi che ha avuto una storia produttiva non indifferente, dall’idea di un gioco potesse spingersi oltre ogni immaginazione, alle difficoltà di progettazione, i ritardi e poi l’uscita di un gioco fortemente segnato dai tagli, riuscendo però a raccogliere un interessante numero di appassionati, ma non numeri abbastanza per dare il via libera ad un sequel.
Con il tentativo di un seguito, poi subito cancellato, si è tornati a parlare insistentemente di Alan Wake all’uscita del DLC AWE di Control, che geolocalizzava le due grandi avventure ambientate nello stesso mondo. In qualche modo la protagonista di Control, Jesse Faden, studiando gli oggetti del potere, viene a conoscenza degli incidenti di Bright Falls e della scomparsa di Alan Wake. Le sue azioni sembrano avere il fine di lanciare una scintilla ad Alan, ormai perso nell’oscurità, con la promessa del suo ritorno.
Cosa aspettarsi da Alan Wake 2? Seguiremo diversi step di analisi, partendo da quello che sappiamo sullo stato attuale del gioco fino a togliere semplici dubbi che in molti nella community di appassionati continuano a porsi.
Alan Wake e Control sono ambientati nello stesso universo narrativo?
La risposta alla domanda è Nì. Con l’annuncio di Alan Wake 2 e la conferma di un Control 2, gli sviluppatori hanno ben sottolineato che – a meno di ripensamenti futuri – non vedremo mai Alan Wake e Jesse Faden assieme nello stesso videogioco, questo perché i due titoli condividono lo stesso universo narrativo, ma nulla più.
Questa è una semplice indicazione che le avventure condividono lo stesso universo narrativo, ma questo non vuol dire che debbano necessariamente influenzarsi a vicenda, anche solo considerando la natura dei due titoli. Mentre Control è un action adventure (un po’ come lo poteva essere anche il primo Alan Wake), Alan Wake 2 sarà invece un survival horror. Amalgamare due stili e strutture ludiche così diverse è un lavoro non molto semplice ed è saggio anche considerare la consapevolezza di Remedy di essere riuscita – negli anni – a coltivare la passione di tutti gli orfani delle avventure di Alan Wake tanto da coccolarsi questo gioco per così tanto tempo.
Che senso avrebbe rischiare di rovinare due ipotetici franchise ben impostati e di successo, con un crossover rischiosissimo, proprio ora che anche lo scrittore perduto sta cercando di scappare dall’oscurità che lo ha inghiottivo da quasi dieci anni?
Alan Wake 2 sarà un survival horror
Non tutti sanno che all’inizio Alan Wake, il primo capitolo, era stato progettato per essere un survival horror open world, con tanto di gestione del ciclo giorno-notte, dove di giorno era compito di Alan parlare con i cittadini di Bright Falls, mandare avanti la trama e recuperare risorse importanti per l’arrivo della notte, dove la città di riempie di tutte quelle creature partorite dall’oscurità.
Idea scartata quando i lavori hanno reso difficile la progettazione di tale mole di strutture e idee di gioco, dunque si è passati per la scelta di un’avventura mediamente lineare, con qualche sprazzo di briciole di open world (le sezioni con le automobili) e l’avventura d’azione incentrata tutte nelle sezioni di notte. A quanto pare Sam Lake e soci hanno deciso di tornare alle origini, con Alan Wake 2 che diventa un survival horror secco e diretto.
Anche aiutati dai recenti video che sono stati mostrati, anche la struttura del gioco è mutata, con la telecamera sempre dietro al personaggio, ma leggermente più vicina alle spalle, esattamente sulla scia dell’impostazione data dagli ultimi remake di Resident Evil, inoltre la vera novità è rappresentata dalla possibilità di avere due personaggio giocanti in Alan Wake 2, ovvero l’agente dell’FBI Saga Anderson e, appunto Alan Wake.
Saga Anderson e Alan Wake
Dalle poche informazioni trapelate, abbiamo materiale a sufficienza per delineare la linea narrativa che avrà Alan Wake 2, aiutati proprio da due personaggi giocabili. Da una parte avremo l’agente dell’FBI Saga Anderson che si recherà a Bright Falls per indagare su una serie di omicidi rituali. Torneranno visitabili zone iconiche di Bright Falls, quali Cauldron Lake.
Mentre gli eventi di Saga sono ambientati nel mondo reale, le sezioni dove prenderemo i comandi di Alan Wake sono ambientate in una sorta di New York probabilmente generata dal parto delle fantasie e paure di Alan mentre è ancora intrappolato nell’oscurità. Come ben sappiamo, dagli eventi del DLC AWE di Control, le azioni di Jesse Faden hanno in qualche modo dato il via a questa consapevolezza di Alan nel cercare di fuggire e forse una piccola luce in fondo al tunnel ha cominciato a brillare.
Dai video di presentazione possiamo ben notare che il sistema di illuminazione ricoprirà un ruolo fondamentale, esattamente come lo era nel primo capitolo, come anche la meccanica di uso della torcia per rendere vulnerabili ai proiettili le creature oscure. Quello di Alan Wake 2 è un cambio radicale nell’estetica e nell’impostazione di gioco, ma l’essenza sembra rimasta immutata e non si può chiedere altro. Le due storie, quella di Alan e di Saga alla fine troveranno un punto in comune? Probabilmente sì, tutto sarà collegato, ma la domanda più importante è: Alan Wake riuscirà a fuggire dall’oscurità?
Ottimizzare tutto
Alan Wake era un gioco ricco di cuore e anima, con una narrativa sopraffina, ma aveva grossi problemi tecnici, anche dati dal taglio in termini di produzione che abbiamo già citato, ma nonostante tutto, anche grazie ad una presentazione estremamente affascinante e la recente remastered, il titolo ha ancora qualche valida cartuccia nel suo fucile, ma è chiaro che in questo secondo capitolo ci si aspetta un’ottimizzazione tecnica estremamente più curata.
Ben venga dunque la notizia già nota che Alan Wake 2 non avrà una versione fisica, per essere distribuito solo in digital. Sam Lake ha sottolineato come l’eliminazione – probabilmente momentanea – della distribuzione fisica darà più tempo a Remedy per ottimizzare il gioco e penso che ogni videogiocatore abbraccerà questa decisione con il sorriso tra i denti, pur di avere tra le mani un titolo brillante.
In chiusura c’è da sottolineare le già notevoli doti degli sceneggiatori di Remedy che hanno sempre dimostrato grande attenzione alla drammaturgia degli eventi, con sceneggiature attente alla progressione logica degli eventi, con grosse ispirazioni al ritmo televisivo o cinematografico, ricche di suspance e colpi di scena o semplicemente, con linee di dialogo più astratte come successo con Control.
Insomma, può sembrare poco, ma la carne sulla brace è tanta e sono milioni gli appassionati fuori dalla porta di Remedy che attendono l’arrivo di Alan Wake 2. Una sfida titanica per Remedy che ci auguriamo possa portare a termine e far tornare alla gloria il nostro amato scrittore.