Riuscire a preservare il passato non è per certo un compito facile, specie quando sulle proprie spalle c’è una pressione immensa. Diventa ancora più ardua l’impresa quando si deve conservare e rispettare un’eredità che ha letteralmente cambiato la storia videoludica. Proprio per questo motivo, quando Capcom decise di “resuscitare” il quarto capitolo di Resident Evil, moltissimi fan della saga hanno in qualche modo espresso perplessità. Non tanto per colpa della casa nipponica e per una potenziale mancanza di qualità, ma per il fatto che RE4 risultava come un tesoro di vetro, ovvero estremamente prezioso ma anche facile da distruggere. Il mezzo passo falso fatto col remake di Resident Evil 3 non ha sicuramente aiutato Capcom e, per questo motivo, molti appassionati della saga si sono ritrovati alquanto perplessi di fronte ad un potenziale ritorno di RE4.
Insomma, è inutile nascondere la realtà! Resident Evil 4 Remake era visto come un progetto “indesiderabile” a primo impatto. Un pilastro così solido del survival horror moderno andava trattato con estrema cura. La paura che venissero tagliate tantissime cose (visti i tempi che viviamo) essenziali per la struttura del gioco, era in aria. Ma, già dopo i primissimi trailer di presentazione, Capcom è riuscita a tranquillizzarci un po’ tutti dimostrandoci che dietro il progetto c’è la stessa cura (se non maggiore) che ci fu’ dietro al lavoro originale e ai capitoli più riusciti della saga.
Non nascondo che, arrivato alla giornata di 24 Marzo, il nostro entusiasmo per questo “nuovo” Resident Evil 4 era a livelli nucleari. Insomma, ci si offriva una possibilità di viaggiare nel passato ed esplorare dei ricordi che in qualche modo hanno caratterizzato la nostra generazione. Ma, di fronte a queste belle premesse, sarà riuscito il gioco a mantenere le promesse? Andiamo a scoprirlo, nella nostra recensione di Resident Evil 4.
Il ritorno del forastero
Non nascondiamo che, parlarvi della trama di Resident Evil 4 nel 2023 ci sembra alquanto strano. Insomma, diamo per scontato che tutti voi appassionati del mondo horror conoscete appieno le vicende narrate in questo quarto capitolo. Però, com’è giusto che sia, comprendiamo anche che tantissimi videogiocatori si approcceranno a questo titolo per la primissima volta nella loro vita (beati voi!). Quindi, proprio con questa premessa in testa cercheremo di darvi un piccolo incipit sulla trama generale di Resident Evil 4.
Questo capitolo ci rimette nei panni di Leon S. Kennedy, ovvero il protagonista di Resident Evil 2. Trascorsi ben 7 anni dagli eventi disastrosi di Racoon City, Leon si ritrova una persona cambiata. Essendo in corso la minaccia sempre più concreata di un’epidemia zombie, il nostro protagonista decide di seguire un percorso tra le forze speciali americane, portandolo ad entrare in stretto contatto col presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, le disavventure di Leon non si ripresenteranno durante questo suo percorso “di crescita” professionale. Il disastro si ripresenterà durante una missione di salvataggio. Infatti, la storia di RE4 inizia con Leon intento a salvare la figlio del presidente. La giovane ragazza è stata rapita da delle persone sconosciute (ipoteticamente dei terroristi) e portata in un lontano villaggio spagnolo. Tuttavia, Leon scoprirà ben presto che dietro questo rapimento c’è un intento malefico decisamente più grosso di quello che si pensi. Senza stare a spoilerarvi troppo, dovete sapere che le apparenze non sono così evidente come sembrano. Infatti, tutti i disastri visti nei vecchi capitoli troveranno delle solide motivazioni anche in Resident Evil 4.
Insomma, a primo approccio la storia potrebbe sembrare banale e tipica da Action Horror classico. Alla base, questa assunzione non sarebbe nemmeno tanto da non considerare in quanto, effettivamente, Resident Evil 4 può risultare molto banale nella sua forma originale. Proprio per questo motivo siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere delle modifiche apportate al racconto per renderlo più “moderno” e meno scontato. La natura Horror del titolo si percepisce decisamente molto di più in questo remake che nel originale, raccontando una storia identica ma, grazie a dei piccoli cambiamenti, molto più matura e “realistica”. L’originale opera era molto caratterizzata dalla ben nota natura “trash” di Resident Evil, facendo subire delle cadute di stile non indifferenti al racconto. Col remake infatti, tutte queste “mancanze”sono solo un ricordo. Potenzialmente, il racconto narrato in Resident Evil 4 Remake è uno dei più forti e maturi che la serie abbia mai visto. Quindi, che siate giocatori di vecchia data (conoscitori del titolo) o nuovi arrivati, il racconto di RE4 vi sorprenderà… e non poco!
Bigger, Badder, Better
Ma se c’è un comparto che è stato totalmente stravolto (in meglio) da Capcom, quello è il comparto videoludico. Resident Evil 4 non solo smussa e aggiusta le meccaniche obsolete dell’incarnazione originale, ma addirittura riscrive intere sezioni apportando delle migliorie nette al titolo. Partiamo con il cambiamento più evidente, ovvero il combat system. Come ben saprete, il RE4 originale pur cambiando la formula di gioco rimaneva ancora molto macchinoso. C’era decisamente più libertà di movimento e di precisione negli spari, ma alla base la natura tank del titolo era consolidata. Ovviamente, nel 2023 un tale sistema renderebbe il gameplay estremamente tedioso. Infatti, Capcom ha totalmente stravolto questa cosa, aggiungendo un classico sistema da TPS, già visto coi “vecchi” remake della serie. Infatti il gameplay risulta molto rapido e dinamico, scartando totalmente scelte discutibili come la gigantesca frequenza di Quick Time Event o l’obbligo di rimanere fermi mentre si spara. Però, le meccaniche del vecchi CS non sono state del tutto scartate. Per esempio, il danno agli arti dei nemici rimane ancora simile all’originale, facendo reagire i nemici in funzione a dove decideremo di colpirli. Logicamente questa scelta è stata migliorata a tal punto da rendere il tutto più moderno e dinamico.
Un’altra importante novità da segnalare è l’utilità del coltello da combattimento. Già nel RE4 originale, il coltello si rivelava un strumento fondamentale per certe azioni. Nel remake esso assume un ruolo ancora più centrale, dandoci la possibilità di respingere certi attacchi, bloccare in maniera dinamica dei colpi fatali e addirittura, sfruttare il nuovo sistema stealth introdotto dal remake. Per non rendere queste nuove meccaniche troppo “game breaking”, Capcom ha deciso di rendere il coltello fragile e usurabile con ogni singolo utilizzo. Questa meccanica rende il tutto molto più vicino al concetto di survival horror in quanto dovremmo saper gestire bene gli utilizzi del nostro strumento.
Potremmo stare qua a scrivere ancora altri 5 paragrafi su quanto Resident Evil 4 risulta ancora migliore del suo originale, specie grazie alle aggiunte di gameplay. Dalle nuove meccaniche di combattimento alla struttura più aperta della mappe, questo progetto va oltre il semplice concetto di Remake. In più, se consideriamo che tutte le modifiche apportate non distruggono l’eredità originale ma addirittura migliorano un pilastro già solido, siamo di fronte ad uno dei giochi più ben concepiti in questi ultimi anni. Una qualità innegabile ed un lavoro straordinario fatta da una Capcom che, ormai, sa esattamente dove parare quando sbaglia. Insomma, non c’è tanto da aggiungere se non un semplice: Resident Evil 4 non può mancare dalla vostra collezione videoludica!
Tecnicamente Parlando
Se generalmente c’è ben poco da criticare a questo rifacimento di Resident Evil 4, sicuramente con il comparto tecnico qualche piccola su cui discutere c’è! Partiamo con una semplice premessa: in questo Remake Capcom sfrutta in maniera ottima il proprio Engine. Infatti, ad un primissimo impatto Resident Evil 4 risulta decisamente sbalorditivo. Gli effetti di luce migliorati, framerate solido a risoluzioni alte e persino effetti come Ray Tracing e Dynamic Hairworks, rendono il gioco un colpo all’occhio non indifferente. Tuttavia, con un po’ più di attenzione si possono notare delle criticità non indifferenti. Per prima cosa, una delle cose più notabili risiede nelle texture e in certi modelli poligonali a dir poco “antiquati”. Stona tantissimo vedere certe ambientazioni invase da elementi come erba, legno e pietre, renderizzate con un quantitativo basso di poligoni. Anche certe animazioni, per quanto svecchiate, risultano ancora potenzialmente legnose (come per esempio le movenze di certi ganados).
Ovviamente, capiamo che i principali motivi dietro questi difetti risiedono nella natura cross-gen del progetto. Però, qua la domanda ci viene spontanea: non era meglio concentrarsi in totalità sui sistemi nuovi, così da non dare la sensazione di un’esperienza castrata? La risposta è scontata! Ci dispiace inoltre vedere progetti come questi, altamente “puniti” da delle scelte di marketing assurde. E con questo, vogliamo lanciare un’appello anche a tutte le case di produzione: PER FAVORE, smettetela di rimanere inchiodati in questa maledetta cross-gen!
Prima di chiudere col comparto tecnico, va menzionato l’ottimo comparto audio presente in questo Resident Evil 4. Dal doppiaggio (questa volta anche in italiano), fino ai suoni ambientali, il lavoro di mix e mastering risulta straordinario. Raramente si vede una cura così grossa per il lato audio, ma Resident Evil 4 si posiziona tranquillamente tra le opere più ben fatte sotto questo specifico punto di vista.
Conclusioni
Questo ritorno di Resident Evil 4 è decisamente sorprendente. Passare in poco tempo da titolo "indesiderabile" a uno "immancabile" non è per certo un compito facile. Capcom è riuscita a riscrivere un pezzo di storia, preservando e rispettando l'eredità creata in passato. Questo remake non solo alza di molto i standard qualitativi dell'industria (quando si parla di rifacimenti), ma si posiziona in maniera netta come uno dei migliori giochi di questo 2023. L'unica cosa che ci impedisce a dare un "Perfect Score" è la natura cross gen del progetto, che limita un po' troppo la parte tecnica su console moderne. Tuttavia, se non avete mai giocato al capitolo originale o se volete semplicemente rivivere le avventure di Leon in Spagna, allora Resident Evil 4 non può assolutamente sfuggirvi. Ci auguriamo di vedere un lavoro simile anche con i restanti capitoli della saga!
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Voto GamesEvolution