La ultime battute del 2022 hanno visto l’arrivo sui nostri pc e console casalinghe dell’atteso Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion (QUI trovare la nostra recensione), operazione che ha portato una grande fetta di utenza a bere dal calice delle avventure di Zack Fair, relegato alla sola fruizione su PSP nel lontano 2007 e ora, finalmente, ammodernato seguendo l’idea produttiva messa in piedi con Final Fantasy VII Remake.
Come tanti altri capitoli della compilation di Final Fantasy VII, Crisis Core presenta un sistema di combattimento e progressione proprietario, complesso alla sua uscita e rimasto immutato a distanza di anni. Di seguito troverete dei consigli fondamentali per rendere l’esperienza di Crisis Core Reunion più fluida e gratificante.
Capire e sfruttare l’OMD
Durante i combattimenti, in altro a sinistra dello schermo, troverete l’OMD, un sistema proprietario che permette a Zack di attivare attacchi speciali o bonus passivi. Come funziona è presto detto: durante le fasi di combattimento, nelle tre finestre dell’OMD (Onda Mentale Digitale) scorreranno i volti di compagni d’armi e non di Zack, assieme a dei numeri.
La funzione è strettamente simile a quella di una slot machine, dove concatenando tre figure o tre numeri uguali si potrà attingere al relativo attacco speciale.
Purtroppo, come nell’originale del 2007, anche in questa remastered l’OMD funziona, essenzialmente, a caso. Non c’è un vero e proprio modo per veicolare una scelta o una preferenza, dunque alla meraviglia iniziale, farà spazio il tedio, nel constatare di essere in difficoltà durante un combattimento e non ricevere il supporto adeguato dall’OMD.
Quando però si riuscirà ad ottenere questi bonus, il primo consiglio è quello di eseguire sempre l’attacco speciale ottenuto, anche quando lo scontro ormai sta volgendo al termine o con un nemico con pochissimi punti vita. Eseguire questi attacchi infatti aumenterà la percentuale di poter ottenere in futuro la stessa combinazione.
Al netto degli attacchi speciali, ci sono due bonus in particolare che rompono gli equilibri del gioco, rendendoci estremamente forti, ovvero i boost ottenuti dalle combinazioni di Cissnei e Aerith.
La prima aumenterà il nostro stato d’animo e conseguenzialmente, tutte le statistiche di Zack, rendendo più probabile la concatenazione di combinazioni più fruttuose, la seconda invece aumenterà drasticamente i nostri punti vita, andando ben oltre il limite imposto.
Le missioni secondarie
Crisis Core ha un numero impressionante di missioni secondarie, da cui si accede dal segnalino luminoso utilizzato anche per salvare la partita. Centinaia e centinaia di piccole quest che ci richiederanno una manciata di minuti per portarle a termine, con la promessa di una ricompensa.
Che sia di piccolo o grande valore, il consiglio è quello di prenderci una manciata di ore durante l’avventura per portare a termine queste missioni. Più si completeranno e più le ricompense saranno utili (per l’equipaggiamento quanto nella creazione di materie), ma cosa più importante, sarà l’unico metodo con cui ottenere le importanti evocazioni di Esper da usare poi nelle fasi di combattimento.
Un altro vantaggio è quello di poter tenere sempre attivo l’OMD così da riuscire ad ottenere un tris di 7 che in Crisis Core equivale alla possibilità di aumentare il livello di Zack.
A differenza di tanti altri giochi del franchise di Final Fantasy, su Crisis Core si livella sfruttando l’OMD e anche in questo caso, valgono le regole citate poco prima: tutto avviene in modo estremamente casuale, restituendo situazioni dove si ottiene un tris di 7 dopo decine e decine di combattimenti oppure casi dove se ne ottiene uno per combattimento. Ancora una volta, tanto casuale quanto tedioso.
Prendetevi il vostro tempo
Non siate troppo affamati di conoscere gli esiti o l’epilogo della storia narrata in Crisis Core. Per quanto ben narrata e ricca di colpi di scena come di personaggi memorabili, la mappa di gioco e gli stessi eventi che segneranno le tappe successive della storia nascondono oggetti, piccole quest aggiuntive o combattimenti segreti, tutti elementi che ci doneranno oggetti, equipaggiamento o materie per affrontare a denti stretti le minacce dietro l’angolo.
Ma, come capita spesso, il miglior consiglio per giocare a titoli di questo calibro è di spremerli alla massima concentrazione, lasciandosi cullare tanto dalle meccaniche di gioco, come dal tessuto narrativo, elemento fondamentale per un progetto che porta nel suo nome il titolo di Final Fantasy. Al netto di interminabili consigli, Crisis Core Reunion è un progetto sicuramente limitato dall’hardware di appartenenza nell’anno della sua uscita, ma ha un cuore e un’identità emotiva che supera ogni barriera o limite, risuonando senza filtri ancora oggi, facendoci riscoprire il mito di Zack Fair.